(Elvissa Port; foto courtesy Agenzia Spaziale Europea)
Ibiza nel Mediterraneo sta cercando di controllare le navi da crociera e l’arrivo dei turisti. Si chiede all’Autorità Portuale delle Isole Baleari orari di arrivo più “controllati e pianificati” in modo che non arrivino più di due navi passeggeri contemporaneamente
Elvissa Port. L’Isola spagnola di Ibiza, a lungo una popolare destinazione turistica nel Mediterraneo, sta diventando l’ultima località che vuole controllare il turismo, compresi i passeggeri delle navi da crociera. Con Formentera Ibiza è una delle due isole Pitiuse.
Il Consiglio dei Sindaci che governa l’Isola delle Baleari ha votato lo scorso 13 settembre una delibera per adottare una serie di misure atta a controllare quello che i residenti vedono come un afflusso di turisti fuori controllo.
L’Isola è lunga solo 21 miglia e 200 miglia quadrate. Si trova a circa 100 miglia al largo della costa spagnola, il che la rende popolare per viaggi veloci e per frequenti fermate di navi da crociera; ha spiagge sabbiose ed è famosa per la sua movida notturna.
I rapporti indicano che ci sono solo 160.000 residenti dell’Isola, mentre nel 2023 ha ricevuto quasi 550.000 passeggeri di navi da crociera. Si tratta di un aumento dell’86% rispetto ai circa 300.000 passeggeri del 2022 e di un superamento dei livelli pre-pandemia. Non è chiaro se questi numeri includano i traghetti in arrivo dalla Spagna.
Il turismo rappresenta più di due terzi dell’economia dell’Isola. Tuttavia, i residenti si lamentano del fatto che sta diventando sopraffatta dai turisti. In particolare, quando arrivano più navi, indicano che il trasporto locale è stato compromesso e le pittoresche strade che portano al centro della città sono diventate affollate di passeggeri.
Il Consiglio dei Sindaci afferma in una sua nota di non essere contro il turismo, ma necessita di un modo più ordinato e che la delibera approvata si muove anche per bloccare le strutture ricettive turistiche illegali.
Hanno concordato di lavorare con l’Autorità Portuale delle Isole Baleari per rivedere il programma annuale delle navi da crociera. Vogliono orari di arrivo più “controllati e pianificati” in modo che non arrivino più di due navi passeggeri contemporaneamente. Si sono fermati prima di emanare un limite al numero di passeggeri che arrivano ogni giorno al porto di Elvissa.
Altre misure per aiutare a frenare l’overtourism sull’Isola includono l’espansione del divieto di alloggi multifamiliari. L’Isola ha già restrizioni sull’affitto di alloggi in case private e si muoverà per espandere questo divieto per controllare quelli che chiamano “viaggiatori turistici illegali”. La nuova misura includerà multe pari al 75% del valore dell’immobile. I Sindaci hanno detto che questo aiuterebbe ad affrontare la carenza di alloggi sull’Isola.
Ibiza segue il modello della vicina isola di Palma di Maiorca, anch’essa nella catena delle Baleari. L’anno scorso, ha votato per limitare le navi da crociera a non più di tre arrivi in un solo giorno. Ci sono state anche iniziative per controllare meglio gli arrivi delle navi da crociera nel porto di Barcellona, in parte per ridurre le emissioni.
La Grecia sta anche lottando con l’overtourism sulle sue isole più popolari. Il Primo Ministro ellenico all’inizio di questo mese ha annunciato misure tra cui l’aumento delle tasse portuali nelle isole più popolari. Sia Santorini e sia Mykonos riferiscono di essere state travolte dai passeggeri delle navi da crociera. Santorini sta lavorando per ridurre il numero di passeggeri in arrivo ogni giorno.
Di fronte alla pressione delle destinazioni di tutto il mondo, gli operatori delle navi da crociera sostengono di poter adeguare gli orari e di lavorare con le destinazioni.
Juneau, capitale dell’Alaska, negli USA, ha raggiunto un accordo volontario con l’industria per limitare gli arrivi giornalieri, ma a Bar Harbor, nel Maine, continuano ad affrontare sfide legali su un piano per ridurre per eliminare le grandi navi da crociera e le visite dei passeggeri.