(slide courtesy by Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera)
Avvisatori Marittimi, presto il rinoscimento da parte del Governo Meloni
Roma. Riprendiamo la notizia – dell’altro giorno – per sottolineare l’importanza del lavoro dell’Avvisatore Marittimo per la funzionalità di un porto.
In sede di esame del ddl Concorrenza, le Commissioni del Senato (VIII e IX riunite) hanno approvato un ordine del giorno della Lega (relatore il Sen. Potenti) che impegna il Governo nel riconoscimento degli Avvisatori Marittimi.
L’o.d.g. impegna il Governo a valutare l’opportunità di dare effettività alla norma che consente la piena partecipazione degli Avvisatori Marittimi all’implementazione e all’utilizzo del sistema, utilizzando il PMIS, Port Management Information System.
Ai sensi della Legge 221/2012 art.8 commi da 10 a 17 di attuazione della Direttiva 2010/65/Ue, il sistema PMIS (Port Management Information System) rappresenta l’interfaccia unica nazionale per l’invio delle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e in partenza dai porti italiani (National Maritime Single Window). L’interfaccia unica costituita dal PMIS deve assicurare l’interoperabilità con il sistema Safe Sea Net, il sistema informativo delle Dogane e con le piattaforme realizzate dalle Autorità Portuali per il migliore espletamento delle funzioni di indirizzo e coordinamento dei nodi logistici che alle stesse fanno capo.
Le informazioni trasmesse al PMIS, per poter essere trattate e riutilizzate correttamente, devono avere la forma di “dati strutturati” secondo le regole stabilite in ambito IMO e EU e, quindi il formato pdf, che in talune formalità è stato finora consentito, viene eliminato. In particolare, si dovranno aggiornare i formulari relativi al Crew List (IMO-FAL form 5) e Passenger List (IMO-FAL form 6).
“Qualificare normativamente gli Avvisatori – si legge nella nota dell”o.d.g. espressa da Manfredi Potenti, senatore toscano della Lega e membro VIII Commissione a Palazzo Madama – tra i soggetti che trattano i transiti commerciali marittimi attraverso questa banca dati renderebbe più efficiente e sicuro il sistema di gestione della movimentazione delle navi. Questo inserimento era stato previsto all’articolo 14bis del decreto legislativo 19 agosto 2005, ma ad oggi la norma è rimasta di fatto inattuata. L’approvazione dell’ordine del giorno fa ben sperare per una risoluzione positiva della vicenda”.
L’Avvisatore Marittimo – coadiuvando con la Capitaneria di Porto e l’Autorità si Sistema Portuale relativo al porto d’interesse – svolge servizio d’informazione, coordinamento e promozione delle attività esercitate nell’ambito portuale, ponendosi, in qualità di esercizio privato di funzioni e di servizi pubblici, quale punto di riferimento utile alla collettività, attivo H24 per tutti i giorni dell’anno.
Questo avviene in molti porti nazionali, soprattutto in quelli in cui si registra un consolidato traffico marittimo; operatori che per decenni hanno svolto e svolgono il servizio di tracciamento imparziale delle unità navali, registrandone gli orari di arrivo, partenza, ormeggio, disormeggio, ancoraggio e movimento, nonché ulteriori dati necessari per l’operatività di un porto.
Al fine di una “tracciabilità telematica delle movimentazioni delle unità navali nei porti”, l’Avvisatore Marittimo partecipa allo scambio di informazioni attraverso il sistema PMIS, come dall’aer. 48 – quarter, c-1- della legge 120/2020, concorrendo al gradiente di sicurezza del porto e alla tutela della sicurezza della navigazione.
Dragaggi e rispascimento delle spiagge
Ed ancora un altro o.d.g. della Lega (On.le Andrea Barabotti firmatario) spinge il Governo sui dragaggi dei porti e ripascimento delle spiagge.
“Con l’ok a un nostro odg al Dl Ambiente, si impegna il Governo a semplificare le procedure autorizzative per i dragaggi portuali e a promuovere il riutilizzo dei sedimenti dragati per il ripascimento delle spiagge colpite dall’erosione costiera, sempre che non abbia ripercussioni sull’ambiente. Un passo importante – si legge nell’o.d.g. – per garantire interventi più rapidi ed efficaci nei nostri porti e lungo le coste, valorizzando un modello di gestione circolare e sostenibile che integri l’economia portuale e quella turistico-balneare.
Un passaggio funzionale all’attuazione del protocollo siglato dai Comuni della costa apuo-versiliese, con altri soggetti istituzionali, come la Regione Toscana, che finora hanno incontrato difficoltà di realizzazione. Proprio per questo è incomprensibile il voto contrario del Partito Democratico. La Lega, invece, al fianco del Viceministro Vania Gava, non si ferma qui e vuole anche favorire l’adozione di tecnologie innovative per rendere le operazioni di dragaggio più efficienti e sostenibili”.
Si augura che sia valido per tutti i Comuni costieri italiani.