Porto di Brindisi, Valutazione Impatto Ambientale (PNIEC-PNRR), conclusa con esito positivo

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(Brindisi porto, Capo Bianco; foto courtesy AdSPMAM) Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capo Bianco (ex British Gas)

Roma. Conclusa con esito “positivo” (D.M. MASE_VA_DEC_2024-0000443 del 05/12/2024) la procedura di inerente il progetto “. Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capo Bianco (ex British Gas)”.

Facendo riferimento al parere di compatibilità ambientale della Commissione tecnica PNRR-PNIEC Parere n. 140 del 23 Marzo 2023 relativo al “Porto di Brindisi. Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capo Bianco (ex British Gas)” contrassegnato con il codice ID VIP 8697, si fa presente quanto segue:

Articolo 1 – Esito valutazione. La condizione ambientale di cui all’articolo 2, n. 4, del decreto VIA n. 220 del 5 maggio 2023 relativa al progetto “Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capo Bianco (ex British Gas)” nel Porto di Brindisi, è riformulata secondo quanto indicato nel parere della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, n. 487 del 14 novembre 2024. Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente decreto, vige quanto disposto nel predetto decreto VIA n. 220 del 5 maggio 2023.

Articolo 2 – Disposizioni finali: Il presente decreto è notificato all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, al Ministero della cultura, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alla Città di Brindisi, all’ARPA Puglia e alla Regione Puglia, la quale provvederà a portarlo a conoscenza delle altre amministrazioni interessate.
Il presente decreto è reso disponibile, unitamente al parere della Commissione Tecnica di PNRR-PNIEC, sul portale per le Valutazioni e le autorizzazioni ambientali del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR entro 60 giorni, ovvero, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, decorrenti dalla data di notifica eseguita ai soggetti all’art. 5, comma 1, mentre, per i soggetti diversi dai destinatari della notifica, i predetti termini per l’impugnativa decorrono dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito internet del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Nel dicembre 2023, l’allora presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Prof. Ugo Patroni Griffi, e Davide Andreani, rappresentante del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito da FINCOSIT S.R.L./ R.C.M. COSTRUZIONI S.R.L./ TREVI S.P.A. hanno sottoscritto un contratto di appalto integrato complesso per il banchinamento e il recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capo Bianco, nel porto di Brindisi.

Il progetto è relativo ai lavori di “Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas)”, per un importo di quadro economico di 65 milioni di euro, di cui 30 milioni finanziati attraverso il P.N.C. (Piano Nazionale Complementare) al PNRR.

L’intervento consiste nella realizzazione di un banchinamento con profondità al piede di 12 metri sotto il livello medio del mare, per una lunghezza complessiva di circa 375 metri, idoneo all’ormeggio di una nave di grandi dimensioni o due unità di medie dimensioni; il piazzale retrostante, sviluppato su un’area di circa 14 ettari (140.000 mq.) comprenderà le superfici occupate dalla colmata ex “British Gas”.L’infrastrutturazione dell’intera piattaforma restituirà al porto di Brindisi un’area ad oggi non utilizzabile.

Peraltro, l’intera superficie rientra nel più ampio sistema di Zona Economica Speciale (ZES) Interregionale Adriatica (Puglia- Molise) ed è stata perimetrata come Zona Franca Doganale Interclusa (ZFD): uno spazio che, pur essendo sempre appartenente al territorio doganale dello Stato, consente, a determinate condizioni, l’esenzione dalle “imposte doganali” del transito delle merci in entrata e in uscita. In sostanza, un punto franco, il secondo in Italia dopo quello di Venezia, finalizzato ad incentivare gli scambi internazionali di merci, attraverso un regime speciale di tributi doganali.

Nella ZFD le Imprese del territorio godranno dell’opportunità di stoccare, manipolare e trasformare le merci, in sospensione dei diritti doganali.
La rilevanza di tale intervento, e di un suo sviluppo in tempi rapidi, è ancor più marcata dall’attuale contesto storico cittadino di transizione energetica e di urgente rilancio della economia locale.