Talamone (Grosseto)– Il Comitato Salviamo Talamone porta all’attenzione dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) presunte irregolarità nell’assegnazione della concessione per la riqualificazione dell’approdo di Talamone, procedura gestita dal Comune di Orbetello. Auspichiamo che venga aperto un dossier in tempi rapidi da parte dell’Anac che potrebbe valutare anche i profili attinenti le norme sui servizi pubblici locali, in linea con quanto disposto dal decreto legislativo 201 del 2022.
In particolare, il progetto di trasformazione dell’approdo in porto turistico, approvato con una serie di delibere comunali tra il 2023 e il 2024 e affidato alla società Porto Turistico Talamone, sembra essere stato concesso senza l’indizione di una gara pubblica. Tale scelta appare in contrasto con i principi di trasparenza, concorrenza e parità di trattamento previsti dalle normative nazionali ed europee.
Il cuore della questione riguarda l’assenza di una procedura competitiva per l’assegnazione della concessione. Una scelta, quella dell’amministrazione comunale, che limita la possibilità per altri operatori economici di partecipare al processo, in violazione dei principi sanciti dalle direttive europee 2014/23/UE e 2014/24/UE. Queste direttive, infatti, impongono l’obbligo di trasparenza e concorrenza per le concessioni pubbliche di rilevante entità, requisiti che non sembrano essere stati rispettati.
La giustificazione dell’affidamento diretto, basata sull’applicazione del dpr 509 del 1997, noto come “decreto Burlando”, risulta inadeguata e obsoleta nel contesto normativo attuale. Queste norme, ideata per semplificare le concessioni demaniali a fine anni 90, non appaiono sufficienti a garantire una corretta applicazione dei moderni principi di pubblicità e concorrenza europei. Alla luce di tali considerazioni, chiediamo all’Anac di verificare la legittimità della procedura seguita dal Comune di Orbetello, accertando eventuali violazioni dei principi di trasparenza e concorrenza e adottando i provvedimenti necessari per ristabilire la legalità e garantire l’osservanza delle normative sulle concessioni pubbliche.
Ci rendiamo fin d’ora disponibili a fornire ulteriori dettagli o documenti utili all’istruttoria, mettendo a disposizione dell’Autorità le delibere comunali e copia del ricorso presentato al Tar della Toscana. Confidiamo nell’intervento dell’Anac affinché venga rispettata la buona amministrazione e si eviti il consolidarsi di pratiche che limitano la partecipazione e la concorrenza nel settore pubblico.