Piastra logistica di Taranto, al via solo due concorrenti

Piastra logistica di Taranto

(Foto courtesy by AdSP Mar Ionio)

Il Tar di Lecce respinge l'istanza di Tecnomec di sospendere la procedura; arrivato il momento della svolta?

Taranto. Il Tar di Lecce ha respinto l'istanza cautelare della società Tecnomec Engineering S.r.l., ricorrente, contro la decisione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio di escludere perché ‘improcedibile' la domanda presentata dalla società, per ottenere la concessione demaniale della zona denominata ‘piastra portuale di Taranto' al fine di insediare attività di logistica integrata relative ai settori dei prodotti ortofrutticoli e della carpenteria metallica. In sostanza Tecnomec avrebbe inviato ad un indirizzo errato la documentazione integrativa chiesta dall'AdSP Mar Ionio per completare l'istanza, accorgendosene solo a termini scaduti.

Nella sentenza dell'altro giorno, i Giudici della Sezione Prima del Tribunale Amministrativo dichiarano: “non ricorrono i presupposti per concedere l'invocata tutela cautelare, considerato che la ricorrente è venuta meno al dovere di porre in essere la necessaria diligenza nell'adempimento dell'incombente e che la rimessione in termini non appare compatibile con la peculiarità del procedimento amministrativo di cui trattasi e con le esigenze di celerità in vista della realizzazione dell'opera“.

La Tecnomec, in coppia con Agromed, è interessata alla concessione demaniale della zona ‘piastra logistica' (area di 132 mila metri quadrati destinata alla movimentazione delle merci), per svolgere attività di carpenteria metallica; mentre la Agromed si propone di svolgere la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli grazie alle celle frigorifere di cui è dotata l'infrastruttura.

Agromed, non potendo usare i fondi pubblici che le provengono da una delibera del CIPE (11 milioni di euro) per pagare canoni di locazione, può solo fare investimenti e per questo si è accordata con Tecnomec affinché questa prenda l'intera piattaforma in associazione temporanea con Agromed, cedendole poi l'area della logistica. Quest'ultima avrebbe pagato solo in relazione all'effettivo utilizzo. Tecnomec Engineering, attiva nella costruzione e montaggio di impianti industriali, dalla loro progettazione, realizzazione fino all'installazione e all'avviamento, non è interessata alla piattaforma logistica ma all'area, che utilizzerebbe per costruire, assemblare e spedire grossi moduli di impianti industriali.

Ora, se la società Tecnomec Engineering S.r.l. non ricorrerà al Consiglio di Stato – o ricorrendo e non ottenendo esito positivo – l'AdSP Mar Ionio dovrà solo valutare le due offerte rimaste per aggiudicare l'intera infrastruttura della ‘piastra logistica', completata da anni, ma ad oggi rimasta inutilizzata.

La Commissione dell'AdSP del Mar Ionio potrà ora comparare le due istanze: la prima relativa alla società Vestas Blades Italia S.r.l. che ha chiesto l'intera infrastruttura (durata temporale di 9 anni), per svolgere attività di fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e attività di supporto ai trasporti. All'interno della ‘piattaforma logistica', intende svolgere principalmente attività di stoccaggio e trasporto dei prodotti finiti, semilavorati e materie prime relativamente al ciclo produttivo delle ‘pale eoliche'. (Richiesta uniforme all'istanza ZES presentata dalla stessa società nel 2022).

La seconda istanza riguarda la società polacca ITPL Logistics S.r.l., occupando anche questa l'intera infrastruttura, intende svolgere la gestione dei flussi di trasporto di merci sia di importazione sia di esportazione. Attività puramente logistiche terminalistiche e di magazzinaggio di prodotti alimentari e derrate alimentari (stoccati sia a temperatura ambiente sia refrigerati); prodotti industriali pallettizzati; prodotti siderurgici (compresi coils, lastre, tubi e lamiere d'acciaio); componenti in acciaio lunghi e sovradimensionati; prodotti intermedi per l'industria chimica; prodotti chimici per l'agricoltura (compresi fertilizzanti e prodotti fitosanitari); prodotti per l'industria automobilistica; ed altro.

Inoltre, la domanda prevede anche spese per l'eventuale revisione e messa in funzione di singoli impianti ivi insistenti, per il controllo degli accessi all'area e la registrazione delle merci e delle operazioni su di esse, per adeguamento degli arredi e delle attrezzature informatiche, nonché per l'acquisto di mezzi di trasporto.

Due istanze sostanzialmente differenti, sia nel progetto e sia negli obiettivi dell'utilizzo della 'piastra logistica'.
Ora, si spera di vedere il sorgere della piattaforma logistica, da dieci anni realizzata, e mai integrata in sistema logistico portuale.