Il Canale di Panama annuncia progetto di un nuovo bacino idrico

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(Foto courtesy by ACP)

L'aumento delle piogge negli ultimi mesi ha permesso al Canale, il secondo più grande al mondo, di riempire il suo bacino idrico, portando ad un aumento dei transiti che erano stati severamente limitati lo scorso anno a causa della siccità


Panama City. Il Canale di Panama ha annunciato, attraverso un ‘Advisory to Shipping', che aumenterà l'attuale numero di transiti giornalieri da 32 a 33, a partire dall'11 luglio. Inoltre, questo numero aumenterà a 34 a partire dal 22 luglio, a seguito del livello attuale e previsto di Gatun Lake per le prossime settimane, e a causa dell'arrivo della stagione delle piogge nello spartiacque del Canale di Panama.

Con questi progressivi aumenti, entro il 22 luglio il Canale avrà aggiunto due transiti al programma attuale: uno alle chiuse panamax (in aumento dei transiti giornalieri a 25), e una alle chiuse neopanamax (aumentando i transiti giornalieri a 9). Inoltre, era già stato annunciato un aumento del draft da 45 a 46 piedi, a partire dallo scorso 15 giugno.
Il Canale di Panama continua a monitorare le condizioni meteorologiche su base giornaliera al fine di attuare le azioni operative necessarie in caso di aumento delle precipitazioni nello spartiacque.

Intanto, l'Authority del Canale di Panama prevede di completare la costruzione di un nuovo bacino idrico entro sei anni – costo previsto un miliardo di dollari più altri 400 milioni di dollari di investimenti nelle comunità vicine – che aiuterà a garantire il passaggio di 36 navi al giorno.

Il progetto del bacino idrico del fiume Indio diventerà parte della rete di laghi artificiali esistenti che consentono un passaggio sicuro attraverso il canale e forniscono acqua per il consumo della popolazione.
“Stiamo valutando la sua realizzazione in sei anni”, ha detto l'amministratore del Canale, Ricaurte Vasquez, garantendo così 36 transiti al giorno ed un livello più alto di affidabilità per il percorso”.

Il mese scorso, il Canale di Panama ha dichiarato che, dopo le recenti piogge che hanno aumentato i livelli dell'acqua, avrebbe aumentato il numero totale di slot disponibili nelle chiuse Neopanamax e Panamax a 35 slot dopo il 5 agosto.
Nel corso del 2023, e fino ai primi mesi del 2024, il Canale di Panamá ha dovuto fronteggiare l'imponente sfida alla sua operatività, posta in essere dal fenomeno climatico ciclico meglio conosciuto come “El Niño – Southern Oscillation” (ENSO) che ha provocato notevoli disagi alle strutture di approvvigionamento idrico cui il Canale è strettamente dipendente per la sua funzionalità.

L'Autorità Marittima del canale di Panama – responsabile della sua operatività e sicurezza dei transiti – ha affrontato il problema della siccità e quali le sfide future comprese le opportunità sul futuro delle rotte marittime commerciali che interconnettono i due maggiori oceani del pianeta e relativi mercati continentali.

Infatti, il Canale di Panamá rappresenta la più importante via di comunicazione, per il commercio marittimo, tra l'Oceano Pacifico e l'Oceano Atlantico. Realizzato nei primi anni del ‘900 in corrispondenza dell'istmo di Panama, è entrato in funzione nel 1914 e da allora è riconosciuto a tutti gli effetti come nodo strategico – ‘choke-point' – per le rotte marittime, in particolare per quelle statunitensi e sudamericane, non più costrette a circumnavigare l'America meridionale, risparmiando sui tempi di trasporto, sui costi e gestione dei rischi connessi.

L'ACP è responsabile dell'istituzione dei requisiti di forma che le navi devono obbligatoriamente rispettare per poter transitare in sicurezza nel Canale. I principali sono due e vengono distinti in ‘Panamax' e ‘Neopanamax'e corrispondono ai valori massimi di lunghezza, larghezza, altezza e pescaggio (misura della parte immersa) che le navi (di qualsiasi tipologia) sono tenute a rispettare.

Il primo requisito impone gli standard appartenenti al vecchio sistema di chiuse (quelle del 1914) la cui larghezza è di poco superiore ai 30m, rappresentando notevoli limiti per le navi più recenti; il secondo, fa invece riferimento alle caratteristiche massime che deve necessariamente possedere qualsiasi nave affinché possa transitare attraverso il nuovo sistema di chiuse (quello del 2016) che va, sostanzialmente, a quasi raddoppiare i valori massimi imposti dal precedente, consentendo il passaggio a navi molto più voluminose e in linea con la maggior parte degli standard di forma per quelle di nuova progettazione.

Per far fronte a questa e alle sfide future, l'ACP ha stilato un programma d'investimenti che serviranno per finanziare le nuove opere del Canale del prossimo decennio, renderlo più efficiente e resiliente e ancor più proiettato verso il futuro di quanto già non abbia fatto con gli ammodernamenti del 2016.

Shipping ACP

(Nota dell'Advisory to )