Diversi progetti marittimi e di combustibili alternativi sono tra le iniziative che hanno ricevuto il marchio Strategic Technology Platform for Europe (STEP); fra questi il progetto italiano di e-metanolo di Manfredonia (Puglia)
Bruxelles. Nuova iniziativa della Commissione europea per stimolare gli investimenti in tecnologie critiche in Europa e sostenere l’industria locale.
STEP è un marchio di qualità che dà maggiore visibilità ai progetti “promettenti” nel campo delle tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, nonché delle tecnologie digitali e altamente innovative. Si prevede che contribuirà ad attrarre ulteriori finanziamenti pubblici e privati dall’UE e servizi di sostegno.
I primi 130 progetti che hanno ottenuto il marchio STEP mirano a sviluppare tecnologie pulite all’avanguardia, con particolare attenzione all’energia e all’industria (Fondo per l’Innovazione), e tecnologie digitali per applicazioni spaziali (Horizon Europe/Space).
Piotr Serafin, commissario per il Bilancio, la lotta antifrode e la pubblica amministrazione ha commentato: “Stiamo puntando i riflettori su 130 progetti innovativi che esemplificano l’innovazione e la sostenibilità. Questi progetti dimostrano l’ingegnosità e l’impegno dell’Europa a ridurre le nostre dipendenze strategiche, rafforzando al contempo la nostra competitività. Il sigillo della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP) è più di un semplice distintivo: funge da ponte tra le idee promettenti e il sostegno di cui hanno bisogno per prosperare, sia attraverso investimenti pubblici che privati”.
Tra i progetti di innovazione “all’avanguardia” vengono menzionati il pionieristico servizio di trasporto marittimo di merci, alimentato da celle a combustibile a idrogeno (Paesi Bassi), la produzione di moduli fotovoltaici (Italia), le tecnologie di cattura e stoccaggio di CO2 (Danimarca), lo sviluppo di componenti per torri eoliche offshore (Polonia) e circuiti integrati resistenti alle radiazioni per applicazioni spaziali, in diversi paesi.
Uno dei progetti che ha ricevuto il marchio STEP è il progetto ‘Energy Observer 2’. L’ambizioso obiettivo del progetto è quello di aprire la strada allo sviluppo, alla costruzione e al funzionamento della “prima” nave da carico a idrogeno liquido al mondo entro il 2029, segnando un salto significativo nello sviluppo della tecnologia marittima sostenibile. La nave pilota sarà la prima nave da carico a più basse emissioni al mondo.
Importante altro esempio di progetti selezionati è un progetto italiano di e-metanolo. Situato presso il sito di termovalorizzazione di Energie Tecnologie Ambiente a Manfredonia, in Puglia, l’impianto ha l’obiettivo di valorizzare la CO2 catturata dai gas di scarico della centrale termoelettrica da ~62 MWt che saranno utilizzati come materia prima per la produzione di metanolo rinnovabile insieme all’idrogeno verde prodotto in situ.
A regime, l’impianto sarà in grado di produrre 122.500,00 tonnellate/anno di metanolo verde ricevendo come materia prima 264,6 MNm3/anno di H2 verde, prodotto in loco da un elettrolizzatore alcalino da 170 MW che sarà il primo grande impianto di produzione di idrogeno di questo tipo in Italia, e 172.722,95 tonnellate/anno di CO2 catturata.
Il metanolo sarà utilizzato come carburante alternativo nel settore del trasporto marittimo, che è tenuto ad adottare tecnologie dirompenti per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati all’interno delle strategie dell’Organizzazione Marittima Internazionale e dell’Europa.
Inoltre, CARTEIA è stata selezionata dalla commissione. Sviluppato congiuntamente tra Cepsa e Yara, il progetto per la produzione di ammoniaca verde è uno dei progetti della “Valle dell’idrogeno verde andalusa” annunciati da Cepsa, con l’intento di decarbonizzare l’attività industriale nell’area e produrre carburanti sostenibili per il trasporto marittimo.
Anche il progetto INDIGO di Princess Cruises è stato riconosciuto dall’UE. Il progetto offre una soluzione ibrida di decarbonizzazione per le navi in servizio che migliora l’efficienza operativa e riduce significativamente le emissioni di gas serra.
INDIGO mira a trasformare una grande nave passeggeri, la Enchanted Princess, con una soluzione di retrofit efficiente ed economica che consenta un uso flessibile dei carburanti RFNBO (Renewable Fuels of Non-Biological Origin), come l’e-metanolo. L’inclusione di un sistema di accumulo a batteria e di avviamento elettrico consente diversi miglioramenti in termini di efficienza operativa e sicurezza.
Inoltre, il progetto di Samskip nel segmento del trasporto marittimo a corto raggio (SSS, Short Sea Shipping)) ha ricevuto l’etichetta STEP. Il progetto cerca di dimostrare l’applicabilità di celle a combustibile multi-megawatt come centrali elettriche per SSS e la fattibilità dell’idrogeno RFNBO liquefatto come combustibile a emissioni zero in termini di sicurezza, contenuto energetico e requisiti di spazio in un ambiente operativo marittimo reale.
Nei dieci anni di attività, il progetto mira a evitare 263.137 tonnellate di emissioni di CO2e. Nell’ambito del progetto, due nuove navi saranno dotate di celle a combustibile multi-megawatt alimentate a idrogeno liquefatto RFNBO e di una combinazione innovativa di tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica.
La Commissione intende promuovere attivamente questi progetti tra gli organismi di finanziamento pubblici, ad esempio le Autorità di gestione dei Fondi della Politica di Coesione e dei piani PNRR negli Stati membri e tra gli investitori privati.
Intanto, l’Europa dovrebbe sbloccre i relativi finanziamenti. Infatti, secondo il “Rapporto Draghi”, tra il 2031 e il 2050 saranno necessari 40 miliardi di euro di investimenti annuali per la transizione energetica del trasporto marittimo.
La Clean Maritime Fuels Platform ha rivelato di sostenere le conclusioni del rapporto in merito alla necessità di: – Ridurre i rischi degli investimenti in combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, ad esempio attraverso sistemi basati su contratti per differenza e aste come servizio. – Lanciare bandi settoriali dedicati nell’ambito del Fondo per l’Innovazione per la prima diffusione di soluzioni di decarbonizzazione. Secondo l’iniziativa, i 20 milioni di quote dell’EU ETS assegnate alla decarbonizzazione del settore marittimo fino al 2030 dovrebbero essere utilizzate il prima possibile. – Ampliare i meccanismi di finanziamento esistenti per le infrastrutture di rifornimento e ricarica. – Avviare la creazione di una catena di approvvigionamento per i combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nell’UE.