Grande successo del convegno organizzato dal Propeller Club di Roma dal titolo: “Energia, mare, vento: dell’eolico offshore l’indipendenza energetica per l’Italia?”

Propeller Club di Roma

Evento svolto il sei novembre presso la sede di Confitarma.

La tavola rotonda è stata l’occasione per confrontarsi su un tema attualissimo come quello delle fonti rinnovabili d’energia, e dell’indipendenza energetica nazionale. Inoltre, sono  stati affrontati soprattutto alcuni aspetti strutturali, dimensionali e logistici relativi ai porti che diventeranno le basi operative per la realizzazione e manutenzione degli impianti eolici offshore. Questi aspetti, fondamentali per la valutazione ambientale, la fattibilità economica e la realizzazione di qualsiasi progetto ingegneristico, sono stati trascurati finora, pur essendo particolarmente pregnanti e dominanti in qualsiasi analisi o progetto di fattibilità tecnico-economica-ambientale. Normalmente, nei convegni che affrontano il tema delle pale eoliche, viene illustrata l’impellente necessità di realizzare impianti che favoriscano energie alternative per adeguarsi alla transizione ecologica ed alla stringente normativa nazionale ed europea.

Oltre ai saluti del dott. Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma, di mons. Francesco Pesce, Cappellano della Camera dei Deputati, dell’on. Mauro Dattis, Vice presidente della Commissione Antimafia della Camera dei Deputati, dell’ on. Mario Tassone, già Vice-Ministro Infrastrutture e Trasporti, dell’ on. Roberto Traversi, della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e del Contrammiraglio (CP) Enrico Castioni, del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, i lavori, coordinati dal Presidente del Propeller club port of Roma, ing. Donato Caiulo, hanno visto gli interventi del dott. Fulvio Mamone Capria, Presidente AERO (Associazione Energie Rinnovabili Offshore), dell’ing. Francesco Di Sarcina, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del di Sicilia Orientale, dell’avv. Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Ionio, dell’Ammiraglio Vincenzo Leone, Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale e della dott.ssa Marilena Barbaro, Direttore Generale Infrastrutture e Sicurezza, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

I diversi relatori, specie i presidenti delle AdSP, hanno sintetizzato in modo molto tecnico gli interventi necessari.  In particolare sono state evidenziate le importanti operazioni di ‘cantierizzazione’ nei porti, logisticamente vicini agli impianti. Si è sottolineato che bisognerà intervenire in modo adeguato per far arrivare l’energia fino alla terra ferma e ci si è soffermati sulle  manovre navali da eseguire all’interno dei porti, per permettere alle pale assemblate (vere e proprie grandi imbarcazioni) di navigare verso l’area a mare di destinazione, rimarcando la necessità che  tutte le fasi di costruzione, spostamento, messa in opera, funzionamento e manutenzione dovranno essere gestite logisticamente al fine di non creare un blocco alla navigazione ed alle normali attività portuali. 

Nel corso del dibattito non si è mancato di sottolineare  che i paesi nord europei che hanno realizzato o stanno realizzando gli impianti, oltre ad avere un’area marittima con traffico navale inferiore, hanno caratteristiche geologiche più favorevoli con fondali poco profondi e specie animali meno variegate che nel mediterraneo. L’Italia però, puntando da subito sullo sviluppo della costruzione delle pale eoliche offshore, potrà divenire leader nel Mediterraneo.

Si è trattato di un incontro tra professionisti coinvolti in prima persona sull’argomento, gli illustri relatori si sono soffermati sul fatto che si tratta di progetti che coinvolgono innumerevoli aspetti, scientifici, economici, logistici, ambientali, che dovranno essere approfonditi ulteriormente una volta ricevute, dalla Pianificazione Spaziale Marittima e dai competenti ministeri, le opportune indicazioni sulle Aree Idonee e sui porti dove organizzare la costruzione e l’assemblaggio delle stesse pale eoliche offshore. 

In conclusione il Presidente del Propeller Club capitolino l’ing Donato Caiulo si è impegnato ad organizzare un nuovo incontro nel 2025, per  un aggiornamento sugli sviluppi delle Aree Idonee per l’eolico offshore e dei Piani di Gestione dello Spazio Marittimo nonché dei conseguenti progetti, sottolineando che: “l’obiettivo del Propeller  è quello di creare un dibattito costante, avviare riflessioni e proporre soluzioni sui temi strategici della marittimità e della portualità nazionale in modo di favorire lo sviluppo delle potenzialità posizionali, logistiche, storiche, nonché della innata cultura marittima del nostro Paese.”