Crisi Canale di Suez ri-disegna il commercio globale

Porto Said

(Porto Said; foto courtesy Autorità Canale di Suez)

L’Egitto riporta un impatto di 6 miliardi di dollari dopo che un anno di attacchi Houthi ha deviato il traffico dal Canale di Suez

Il Cairo. L’importanza strategica del Canale di Suez come arteria marittima globale è stata sottolineata dal Presidente egiziano Abdel Fateh El Sisi marcando una significativa flessione delle entrate finanziarie.

I funzionari egiziani hanno quantificato il grave livello di danno finanziario all’economia del paese, mentre gli Houthi si avvicinano al primo anniversario del lancio dei loro assalti alle navi commerciali nel Mar Rosso.

L’Egitto ha sottolineato l’impatto durante l’incontro con il Segretario generale dell’Organizzazione Marittima Internazionale Arsenio Dominguez, ribadendo il suo impegno a mantenere vitale la libertà di navigazione nel mare di quella regione.

Dominguez era in visita alla regione del Mar Rosso e, incontrando i leader di Gibuti, Egitto, Oman, Arabia Saudita e Yemen, ha discusso della situazione attuale.

Il Segretario IMO ha detto che il viaggio ha lo scopo di esprimere anche il sostegno alla libertà di navigazione e la preoccupazione per i marittimi innocenti.

L’Egitto ha citato il drammatico impatto economico del declino dei transiti del Canale di Suez. Dopo i livelli record e le forti prospettive per le operazioni del Canale, i rapporti indicano che il traffico complessivo è diminuito tra il 60 e il 70 per cento nel Canale di Suez.

La stragrande maggioranza delle portacontainer e tutte le navi da crociera sono state dirottate, mentre un numero crescente di portarinfuse, petroliere e vettori ha anche scelto altre rotte. Ciò avviene nonostante gli sforzi degli Stati Uniti e dell’UE per mantenere la navigazione e sopprimere gli attacchi degli Houthi.

Il Ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel Aati ha tuttavia riferito che la perdita di traffico è costata all’economia egiziana circa 6 miliardi di dollari nell’ultimo anno. La riscossione dei diritti di transito sono ammontati nei primi otto mesi del 2024 a 2,4 miliardi di dollari, con una diminuzione di 1,9 miliardi di dollari rispetto al corrispondente periodo del 2023. Badr Abdel Aati ha sottolineato al leader dell’IMO il ruolo fondamentale che le entrate del Canale svolgono per il paese.

È passato poco meno di un anno da quando le forze Houthi sono salite a bordo della portaerei Galaxy Leader il 19 novembre 2023 e l’hanno requisita in un porto che ospitava i membri dell’equipaggio. Dominguez ha cercato di richiamare l’attenzione sull’equipaggio che rimane prigioniero nonostante le pressioni delle Filippine e di altri per il rilascio dell’equipaggio.

I funzionari egiziani hanno anche sottolineato che si impegnano a mantenere il transito aperto. Questo è avvenuto mentre ha suscitato un caos online il caso che una nave da guerra israeliana è stata avvistata in transito nel Canale di Suez durante lo scorso fine settimana.

Una loro nota ministeriale ha risposto citando la Convenzione di Costantinopoli, firmata nel 1888, che ha stabilito le aspettative internazionali sul libero transito.

L’Autorità del Canale di Suez, rimanendo legalmente e moralmente vincolata al rispetto degli accordi, ha osservato che la Convenzione prevede che “il Canale Marittimo di Suez sarà sempre libero e aperto, in tempo di guerra come in tempo di pace, a tutte le navi di commercio o di guerra, senza distinzione di nazionalità”.

Gli Houthi, tuttavia, hanno segnato l’imminente traguardo di un anno con il leader del gruppo ribelle che ha affermato che il numero totale di navi prese di mira ha raggiunto 202, che hanno definito “un risultato importante in ogni senso della parola”. Il portavoce del gruppo ha promesso che continueranno gli attacchi e non distingueranno tra le navi che sono state vendute e le società che commerciano con Israele.

Intanto, un gruppo di attivisti denuncia contro il Primo Ministro Mostafa Madbouly e altri per l’attracco della nave tedesca MV Kathrin al porto di Alessandria, che trasporta 150.000 kg di esplosivo presumibilmente destinato a Israele.

La nave, arrivata il 28 ottobre dopo essere stata rifiutata da diversi paesi, trasporta presumibilmente 150.000 kg di esplosivo RDX destinato alle operazioni militari israeliane. Gli attivisti sostengono che consentire alla nave di attraccare rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale egiziana e araba e rende l’Egitto complice delle violazioni del diritto internazionale.
In risposta alle proteste, il Governo egiziano ha confermato l’attracco della MV Kathrin, ma nega qualsiasi coinvolgimento nel trasferimento di materiale militare in Israele. I funzionari affermano che alla nave è stato permesso di scaricare il suo carico destinato al Ministero della Produzione Militare egiziano.

Ufficio stampa Ministero Esteri egiziano

(Foto courtesy Ufficio stampa Ministero Esteri egiziano)