Il nucleare segna una nuova era energetica, anche per lo shipping

Google

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Mountain View, California. Alphabet Inc. è un’azienda holding statunitense a cui fanno capo Google LLC e altre società controllate, divisa in settori impegnati in affari diversi.

I piccoli reattori modulari (SMR) sono reattori nucleari avanzati che hanno una capacità di potenza fino a 300 MW(e) per unità, che è circa un terzo della capacità di generazione dei reattori nucleari tradizionali. Gli SMR, che possono produrre una grande quantità di elettricità a basse emissioni di carbonio, sono: Piccolo – fisicamente una frazione delle dimensioni di un reattore nucleare convenzionale; Modulare – consente di assemblare in fabbrica sistemi e componenti e di trasportarli come unità in un luogo per l’installazione; Reattori – sfrutta la fissione nucleare per generare calore per produrre energia.

La russa Akademik Lomonosov, la prima centrale nucleare galleggiante al mondo entrata in funzione commerciale nel maggio 2020, sta producendo energia da due SMR da 35 MW(e). Altri SMR sono in costruzione o in fase di licenza in Argentina, Canada, Cina, Russia, Corea del Sud e Stati Uniti d’America. Più di 80 progetti di SMR commerciali in fase di sviluppo in tutto il mondo mirano a varie produzioni e diverse applicazioni, come l’elettricità, i sistemi energetici ibridi, il riscaldamento, la desalinizzazione dell’acqua e il vapore per applicazioni industriali.

Questo accordo aziendale di Google, di lunedì scorso, primo al mondo nel suo genere, segna una nuova era per l’energia pulita, in cui l’energia nucleare si posiziona come un attore fondamentale nel soddisfare l’impennata della domanda di elettricità guidata dall’intelligenza artificiale (AI).
Anche lo shipping e l’industria marittima connessa sta esplorando l’energia nucleare come un potenziale punto di svolta nella sua ricerca di decarbonizzazione.

Per oltre un decennio, Google è stata in prima linea nell’adozione di energia rinnovabile, dall’eolico e solare alla geotermia, come parte del suo ambizioso obiettivo di raggiungere un’energia priva di emissioni di carbonio.

Il suo impegno nel settore dell’energia nucleare, attraverso una partnership con Kairos Power, rappresenta un inizio significativo verso l’energia pulita. L’accordo mira a mettere in funzione il primo SMR di Kairos Power entro il 2030, con ulteriori reattori previsti entro il 2035. L’obiettivo finale è quello di aggiungere fino a 500 megawatt (MW) di energia senza emissioni di carbonio alla rete statunitense, supportando il fabbisogno energetico di Google e contribuendo a più ampi sforzi nazionali di decarbonizzazione.

Questi reattori modulari, con il loro design più piccolo, consentono tempi di costruzione più rapidi e flessibilità nell’implementazione, consentendo all’energia nucleare di essere utilizzata in diverse località e integrata nelle reti esistenti in modo più fluido. I reattori raffreddati a sali fusi di Kairos Power ne aumentano ulteriormente l’attrattiva, offrendo caratteristiche di sicurezza intrinseche e la capacità di funzionare a pressioni inferiori, semplificando la progettazione e riducendo i costi.

Per Google, il passaggio all’energia nucleare è guidato dalla necessità di un’energia affidabile e continua per alimentare le sue operazioni di intelligenza artificiale, che richiedono notevoli risorse computazionali. Con l’espansione delle applicazioni dell’intelligenza artificiale in campi come la ricerca scientifica, i veicoli autonomi e l’assistenza sanitaria, l’energia necessaria per supportare queste tecnologie è in aumento. Adottando gli SMR, Google mira a soddisfare queste richieste in modo sostenibile, dando al contempo l’esempio ad altre aziende nell’adozione di tecnologie avanzate per l’energia pulita.

Intanto, l’industria marittima sta tracciando un persorso simile; con il trasporto marittimo globale sotto pressione per ridurre la propria impronta di carbonio, la propulsione nucleare sta emergendo come una soluzione promettente; un numero crescente di operatori del settore si sta rivolgendo ai piccoli reattori nucleari come potenziale fonte di energia pulita a emissioni zero per alimentare le navi commerciali.

Nel 2023, l’American Bureau of Shipping (ABS) ha condotto uno studio modellando l’uso di reattori nucleari su una nave portacontainer simulata da 14.000 teu e su una petroliera Suezmax, al fine di aumentare la capacità di carico. Entreanbe le navi hanno raggiunto zero emissioni di CO2. ABS ha anche precedentemente collaborato con il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) per studiare gli ostacoli all’implementazione della propulsione nucleare avanzata sulle navi commerciali.

Anche il Lloyd’s Register (LR) e CORE POWER hanno intrapreso uno studio congiunto con la Maersk, affrontando i quadri normativi e i protocolli di sicurezza necessari per portare i reattori nucleari di quarta generazione nell’industria navale.

Ultimamente, l’azienda Newcleo ha collaborato con Fincantieri e RINA, per esplorare le potenziali applicazioni della tecnologia dei piccoli reattori modulari (SMR) raffreddati al piombo di Newcleo nell’industria navale. La tecnologia LFR (Lead-cooled Fast Reactor) sviluppata da Newcleo offre il potenziale per la propulsione nucleare nelle navi militari, con un piccolo reattore in grado di produrre 30 MW di elettricità, richiedendo meno rifornimenti e una manutenzione limitata. Lo studio di fattibilità esamina se la tecnologia può essere adattata per l’uso su grandi navi.

Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, invece, ha fatto sapere che Palazzo Chigi sta lavorando alla reintroduzione dell’energia nucleare in Italia – dismessa dopo il referendum del 1987, una decisione confermata nel 2011 – con un apposito disegno di legge che verrà presentato entro fine anno.

Oggi l’Italia non è soltanto uno dei maggiori paesi importatori di elettricità al mondo ma anche uno dei paesi europei con i costi dell’energia più alti, una condizione che si ripercuote sull’attività manifatturiera del nostro Paese.
Tuttavia, le sfide rimangono. Sia per Google che per il settore marittimo, il successo dell’implementazione degli SMR dipenderà su come risolvere i complessi scenari normativi.

Lo sviluppo di standard di sicurezza, protocolli di licenza e collaborazione con le comunità locali è fondamentale per guadagnare la fiducia del pubblico e garantire che l’energia nucleare possa essere adottata su larga scala. Ciò è particolarmente vero per l’industria marittima, dove le preoccupazioni per la sicurezza e la necessità di un allineamento normativo internazionale presentano ostacoli significativi.

Samsung Heavy Industries

(Foto courtesy by Progetto della sudcoreana Samsung Heavy Industries (SHI) con la danese Seaborg)