Eni, nuova organizzazione societaria, al centro la transizione green

Claudio Descalzi

(, CEO di ;foto courtesy Eni)

Eni riorganizza la struttura societaria. Tre nuove divisioni, obiettivo borsa per le società satellite e downstream

Abu Dhabi. Il CdA di Eni ha approvato una nuova ‘riorganizzazione interna’ per ottimizzare la sua strategia e migliorare le performance aziendali. L’annuncio è arrivato giovedì 12 settembre da Abu Dhabi, dove il CdA ha approvato le novità.

La nuova struttura prevede due direttori generali aggiuntivi a supporto del CEO Claudio Descalzi: uno con l’incarico di guidare la strategia economica e finanziaria del gruppo e coordinare le due società satellite, Plenitude ed Enilive; l’altro dirigerà la nuova “Global Natural Resources” che gestirà le risorse naturali e integrerà le attività di cattura e stoccaggio del carbonio, agricoltura e power generation.

Il nuovo assetto ha anche l’obiettivo di ‘portare all’ulteriore rafforzamento delle eccellenze operative dei business nuovi e tradizionali, all’accelerazione e completamento della trasformazione industriale della Chimica e del downstream tradizionale’.
“Questo nuovo assetto rappresenta un’importante evoluzione organizzativa che darà ulteriore forza all’esecuzione della nostra strategia” ha commentato Descalzi, presentando la nuova organizzazione al Consiglio. “La nuova organizzazione ci permetterà di diffondere ulteriormente la nostra eccellenza operativa in tutte le aree di business, di accelerare il percorso strategico verso la decarbonizzazione e massimizzare la creazione di valore, con grande attenzione alla trasformazione e rilancio dei business strutturalmente penalizzati dallo scenario, in un quadro di forte presidio sull’efficienza”.

Questa nuova organizzazione punta a sviluppare e valorizzare le società satellite nei settori tradizionali e nei nuovi business, come Vår Energi, Azule, Plenitude e Enilive – tramite l’ingresso di nuovi partner e quotazioni per promuovere la crescita e la remunerazione degli azionisti – oltre che a migliorare le performance operative per mantenere la competitività nelle nuove iniziative industriali e nella transizione energetica, promuovendo efficienza e sviluppo tecnologico attraverso centri di competenza trasversali.

Le priorità strategiche includono inoltre il completamento dell’integrazione della catena del valore Oil&Gas, Power e Trading per ottimizzare i margini e accelerare la trasformazione industriale della raffinazione tradizionale, della chimica e del risanamento ambientale, puntando a nuovi mercati e al recupero di marginalità.

Il nuovo assetto prevede tre nuove strutture principali: a) Chief Transition & Financial che si occuperà della strategia economica e finanziaria e coordinerà Plenitude ed Enilive per massimizzare la loro valorizzazione; b) la Global Natural Resources gestirà le risorse naturali, integrando anche il business Power Generation & Marketing e Trading Oil, con l’obiettivo di ottimizzare l’offerta e cogliere margini aggiuntivi; c) Industrial Transformation si concentrerà sulla trasformazione industriale della chimica, della raffinazione e del risanamento ambientale, con un focus su innovazione e sostenibilità. Mentre la struttura Technology continuerà a essere un centro di competenza per R&D, digitale, intelligenza artificiale e innovazione.