Venezia, dopo il quarto giorno di sciopero dei portuali, si va ad oltranza

presidente Fulvio De Blasio

(Foto archivio AdSPMAS)

L’incontro con l’Autorità Portuale è saltato dopo una lite tra il e una funzionaria, entrambi finiti in ospedale

. Sia Di Blasio che una funzionaria dell’Autorità Portuale, con due diverse ambulanze (via mare), sono stati trasportati all’ospedale dopo un violenta discussione proprio poco prima che iniziasse il succitato incontro.

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Veneto hanno preso la drastica decisione dopo il mancato accordo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale in merito al bando di gara pubblico per la gestione del personale portuale tra Venezia e Chioggia.

I 108 lavoratori della Nuova Compagnia dei Lavoratori Portuali a Marghera e Venezia sono fermi nel continuare lo sciopero.

Ormai la contrattazione di primo e secondo livello e la ‘clausola sociale’ (dichiarata dal presidente Di Blasio durante la scorsa conferenza stampa per mantenere il posto di lavoro) sono saltate.

Sindacati e lavoratori chiedono le ‘dimiddioni’ dei vertici dell’Autorità di Sistema Portuale.
Soprattutto, i lavopratori contestano i nuovi parametri del lavoro temporaneo che non solo mettono in crisi i posti di lavoro, ma per quelli garantiti dalla cd ‘clausola sociale’ si va verso una precarizzazione spinta.

Il fronte dei portuali si allarga in Italia, con il sostegno ai 120 lavoratori di Venezia da parte dei colleghi di Monfalcone, Trieste, Ravenna, Napoli e Genova.

Il nuovo bando (ex articolo 17) proposto dall’AdSPMAS sul lavoro temporaneo con le nuove regole, è contestato per via delle conseguenze che potrà determinare per tutti i Sistemi Portuali italiani, dove si accentua la precarizzazione.