(Rendering courtesy of Samsung Heavy Industries Co., LTD)
La Nave Samsung LH2 Carrier pensata e costruita per il trasporto via mare di idrogeno liquido
Seoul, Corea del Sud. L’Istituto di Classificazione Navale American Bureau of Shipping (ABS) ha rilasciato un’approvazione generale del progetto (General Design Approval, GDA) a Samsung Heavy Industries (SHI) per la progettazione dettagliata di un vettore di idrogeno liquefatto.
La nave da 20.000 metri cubi (nella foto) è dotata di serbatoi di tipo C ed è uno dei numerosi progetti di vettori di idrogeno in fase di sviluppo in Corea del Sud. I serbatoi di tipo C hanno tipicamente sezione cilindrica e possono essere disposti orizzontalmente o verticalmente.
L’efficienza volumetrica risultante è bassa, attorno al 50%. Questa può essere migliorata con la configurazione cosiddetta a bilobo. Il volume vuoto tra serbatoi e struttura dello scafo può essere riempito di gas inerti o anche di aria secca. Grazie ai criteri di progettazione, la pressione interna può arrivare a valori tra i 6 e i 9 barg, mentre la depressione può arrivare a 0.3 barg. La classificazione dei serbatoi, definita dal codice IGC, è ripresa dal codice IGF è fatta in base al Regolamento rilasciato dalla Organizzazione Marittima Internazionale (IMO). I serbatoi di tipo C non richiedono la struttura secondaria di contenimento e la loro disposizione a bordo della nave deve rispettare precisi requisiti normativi in modo che non si trovi ad essere troppo esposto ad eventuali collisioni.
“SHI prevede di prepararsi alla commercializzazione di vettori di idrogeno liquefatto a seguito di una verifica simulata”, ha dichiarato Ho-Ki Lee, vicepresidente di SHI.
“L’idrogeno è un fattore chiave per l’economia dell’energia pulita. Nella decarbonizzazione di diversi settori industriali, l’idrogeno svolge un ruolo fondamentale come combustibile, materia prima, stoccaggio di energia e bilanciamento del carico. Con l’aumento della domanda di idrogeno, navi come il design di SHI saranno fondamentali per il suo trasporto e lo sviluppo della catena del valore dell’idrogeno”, ha dichiarato Gareth Burton, ABS Senior Vice President, Global Engineering.
Il mese scorso l’International Chamber of Shipping (ICS) ha pubblicato un nuovo rapporto che identifica la domanda globale di idrogeno fino al 2050, con la Corea del Sud, il Giappone e l’Europa come primi mercati per l’idrogeno.
Il rapporto evidenzia che per soddisfare solo 30 milioni di tonnellate di domanda globale annuale di idrogeno verde, il mondo avrebbe bisogno di 411 nuove navi per l’idrogeno – o fino a 500 navi se trasportate come ammoniaca – e l’equivalente della produzione annuale di elettricità dell’America meridionale e centrale messe insieme.
Guy Platten, segretario generale dell’ICS, ha commentato: “Affinché la domanda globale di idrogeno mantenga a portata di mano lo scenario di zero emissioni nette entro il 2050, la domanda di fonti di combustibile a base di idrogeno dovrebbe aumentare di cinque volte rispetto ai livelli attuali per raggiungere circa 500 milioni di tonnellate dal 2030 al 2050. Uno dei principali punti salienti di questo rapporto è l’elevata variabilità della domanda potenziale. L’industria dominerà la domanda di idrogeno. Il trasporto marittimo, tuttavia, può svolgere un ruolo chiave come fattore abilitante per l’economia dell’idrogeno”.
Attualmente l’unico vettore di idrogeno liquido commerciale al mondo e la nave Suiso Frontier; nata dalla collaborazione tra Australia e Giappone per creare una catena di approvvigionamento di H2 24, appositamente realizzata per il trasporto di idrogeno liquefatto via mare. La Suiso Frontier ha un solo serbatoio di stoccaggio di tipo C isolato sotto vuoto da 1.250 metri cubi; molti Istituti di ricerca in tutto il mondo stanno lavorando su come realizzare progetti di capacità maggiore per il carburante che viene trasportato a -253°C.
Chang-Seon Bang, Ph.D. from Samsung Heavy Industries with Patrick Ryan, ABS Senior Vice President and Chief Technology Officer. Image courtesy ABS