(La nave Ruby; foto courtesy Marine Traffic)
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Oslo. La nave portarinfuse pare sia collegata alla Russia, secondo alcune inoite di stampa; ora sta navigando verso Malta con il suo carico pericoloso di 20.000 tonnellate di nitrato di ammonio.
La decisione di dirigere verso il paese della sua bandiera (Malta) è di stamane dopo che le è stato negato l’ingresso nei porti del Nord Europa.
La portarinfuse Ruby, che inizialmente si stava dirigendo verso il Mar Baltico per le riparazioni dopo aver subito danni durante una forte tempesta artica poche settimane prima, ha cambiato rotta lunedì pomeriggio con i suoi documenti di viaggio ufficiali che ora mostrano il porto di Marsaxlokk a Malta.
La nave da 183 metri di lunghezza, costruita nel 2012, avrebbe dovuto attraversare lo Stretto del Grande Belt tra le Isole danesi di Zealand e Funen durante il fine settimana, ma invece è rimasta ancora nelle acque norvegesi.
La Norvegia e la Svezia avevano rifiutato alla nave di fare scalo nei loro porti a causa del suo carico rischioso, così come la Lituania, dove era destinata alle riparazioni, ma il paese aveva rifiutato la nave a meno che non avesse scaricato il suo carico prima dell’arrivo.
La nave Ruby era originariamente diretta dalla città russa di Kandalaksha a Las Palmas nelle Isole Canarie, ma si incagliò e subì danni all’elica, allo scafo e al timone. La nave si è poi ancorata a Tromsø, in Norvegia, per poi essere respinta dalle Autorità a causa di problemi di sicurezza.
La nave, ascritta nei database come gestita dalla Serenity Ship Management con sede negli Emirati Arabi Uniti, trasporta sette volte la quantità di nitrato di ammonio che ha causato l’esplosione del porto di Beirut del 2020, che ha ucciso oltre 200 persone.
Gli ultimi dati del tracker navale MarineTraffic hanno mostrato la Ruby nel Mare del Nord tra il Regno Unito e la Danimarca con arrivo previsto a Marsaxlokk l’8 ottobre. Nel frattempo, i funzionari maltesi dell’Autorità Portuale di Marsaxlokk hanno negato informazioni sulla destinazione della nave, sottolineando che non è stata fatta alcuna richiesta per l’attracco in un porto maltese.
Diverse fonti suggeriscono che l’armatore sta ancora cercando un porto dove il carico pericoloso possa essere scaricato in sicurezza e sta anche cercando di trasferire il carico su altre navi.