Una petroliera russa su cinque rifiuta i piloti negli stretti danesi

Passaggio in uno Stretto danese

(Passaggio in uno Stretto danese; foto courtesy Autorità Marittima danese)

afferma che sempre più navi russe rifiutano d’imbarcare il Pilota

Copenaghen. Da quando sono iniziate nel 2022 le sanzioni sul trasporto petrolifero russo, le Autorità Marittime della Danimarca sono preoccupate per i rischi posti dalle petroliere della ‘flotta oscura’ che trasportano greggio sul mercato dai terminal baltici della Russia.

Gli stretti danesi hanno canali difficili per le navi mercantili, e il rischio di collisione o incaglio – per il quale le navi della ‘flotta ombra’ potrebbero non avere un’assicurazione – è una possibilità reale.
Secondo l’Agenzia investigativa locale Danwatch, il rischio sta aumentando perché sempre più di queste petroliere si rifiutano di imbarcare un pilota qualificato per il passaggio negli stretti.

Secondo la nota di Danwatch, i Registri del traffico mostrano che il numero di petroliere che rifiutano un pilota nello Stretto danese è in aumento. Una nave su cinque collegata alla Russia ora rifiuta la raccomandazione dell’Autorità Marittima (Guardia Costiera) danese di assumere un pilota a bordo per servire la nave nelle difficoltà di manovra negli stretti.

La Danimarca non può richiedere a una nave di utilizzare un pilota a causa dei limiti della Convenzione di Copenaghen del 1857, come riaffermato dal Trattato di Versailles. Il trattato designava gli stretti come via d’acqua internazionale e garantiva il passaggio senza restrizioni per le navi di tutte le nazioni. Fino a quel momento, la navigazione attraverso gli stretti era stata limitata e tassata dal Governo danese, ma la Convenzione di Copenaghen ha rimosso questi limiti.

La Danimarca consiglia vivamente l’uso di piloti, e la Marina danese contatta e incoraggia le navi che si rifiutano di usarli, ma i comandanti potrebbero alla fine fare la scelta di rifiutare la richiesta e risparmiare circa $ 10.000 per passaggio.
Nei primi tre mesi dell’anno, circa il 10-14 per cento delle petroliere di passaggio ha rifiutato l’assistenza dei piloti. Da maggio a luglio, la percentuale è salita fino al 27% ed è rimasta a un livello elevato.

I piloti aiutano a tenere le navi mercantili fuori dai pericoli in acque confinate, e questo è doppiamente vero se la nave ha un equipaggio inadeguato o è in cattive condizioni materiali. Le navi senza pilota negli stretti danesi hanno a volte adottato comportamenti non sicuri e aberranti, e la Marina danese ha occasionalmente trasmesso alert alla navigazione per evitare navi particolarmente irresponsabili.

Queste preoccupazioni sono state convalidate all’inizio di quest’anno. L’Autorità Marittima danese ha confermato che l’utimo caso di una nave petroliera – Andromeda Star – coinvolta in una collisione con un’imbarcazione risale al 2 marzo scorso. I dati AIS forniti da Pole Star mostrano che alle 07:00 circa di quella mattina, la petroliera rallentò fino a fermarsi improvvisamente mentre girava intorno alla punta settentrionale dello Jutland. Fortunatamente la nave era in condizioni di zavorra in quel momento ed era diretta verso un porto russo sul Baltico per caricare petrolio.