La tanto attesa relazione di Mario Draghi sulla competitività dell’economia europea pubblicata oggi, fornisce raccomandazioni forti e di vasta portata per migliorare la competitività dell’economia europea. Il documento, tuttavia, evidenzia il declino della flotta dell’UE
Bruxelles. L’European Shipowners’ Community Associations (ECSA) ha espresso apprezzamento per il contenuto del rapporto di Mario Draghi sulla competitività dell’economia europea. Il rapporto riconosce la leadership globale del trasporto marittimo europeo e identifica che un quadro normativo e fiscale adatto allo scopo ha assicurato che il settore sia rimasto competitivo a livello globale.
La relazione riconosce inoltre che il trasporto marittimo e l’aviazione sono i settori più difficili da decarbonizzare. Le esigenze di investimento per il trasporto marittimo da sole saranno di circa 40 miliardi di ogni anno dal 2031 al 2050.
“Il settore dello shipping – osserva Draghi nel suo rapporto – è altamente mobile e gli asset correlati, considerati sia come beni sia come società imponibili, possono spostarsi da un paese all’altro nell’arco di poche settimane. Un certo numero di paesi terzi (ad esempio il Regno Unito, in Asia, in Medio Oriente e in Nord America) – rileva il rapporto – offrono condizioni vantaggiose per le imprese. Ad esempio, la Cina offre leasing d’interesse per gli armatori, mentre le banche commerciali UE hanno rallentato il loro supporto a causa di rigorosi requisiti prudenziali”.
Il ridimensionamento della produzione di carburanti puliti e di tecnologie pulite e innovative in Europa è fissato come un obiettivo importante. A questo proposito, la relazione individua la necessità di un accesso adeguato ai finanziamenti, comprese le richieste speciali di trasporto marittimo nell’ambito del Innovation Fund per l’innovazione ETS.
“Il rapporto Draghi riconosce fermamente il ruolo di leadership globale del trasporto marittimo europeo e la necessità di mantenere la sua competitività internazionale. Il trasporto europeo è una storia di successo e una pietra angolare della sicurezza energetica, alimentare e della catena di approvvigionamento del nostro continente. In questi tempi di incertezza geopolitica, è fondamentale per l’Europa mantenere e far crescere la flotta gestita dall’UE, che garantisce la posizione dell’Europa nelle catene di approvvigionamento globali e l’accesso ai principali mercati internazionali”, ha dichiarato Sotiris Raptis, segretario generale dell’ECSA.
“Un settore marittimo competitivo a livello internazionale – continua Raptis – è anche un prerequisito per un fiorente cluster industriale marittimo europeo, che deve far parte del prossimo accordo Clean Industrial Deal dell’UE. È fondamentale – ha concluso Raptis – concentrare gli investimenti nella capacità industriale europea per combustibili puliti e tecnologie innovative per la navigazione al fine di raggiungere i nostri obiettivi climatici e migliorare la competitività e la sicurezza europee”.
Sono inoltre evidenziate le esigenze di Upskilling e riqualificano la transizione digitale. Il rapporto stima che nei prossimi anni i marittimi fino a 250.000 marittimi nell’UE potrebbero essere colpiti, con la cifra che salirà a 800.000 marittimi a livello globale che dovrà essere riqualificato nel prossimo decennio.
Gli armatori europei sono preoccupati della capacità dei nuovi Deputati Ue e dei membri della Commissione entrante per attuare le raccomandazioni della relazione Draghi e di garantire che il trasporto marittimo europeo rimanga competitivo a livello internazionale e leader nelle catene di approvvigionamento globali.