Gibilterra resta l’unica porta del Mediterraneo

Circumnavigazione Asia-Europa

(Circumnavigazione Asia-Europa; foto courtesy X)

Anche le navi da 20.000 teu della cinese COSCO concentrano tutto sul Pireo, ma arrivando da occidente

Pireo. Il tempo di transito medio tra Asia e Mediterraneo è aumentato del 39%; le rotte tra Asia e Nord Europa hanno visto un aumento minore nei tempi di transito, con un massimo del 25% per la rotta Sud-Est Asia-Mare del Nord e meno del 10% per la rotta Nord Asia-Baltico; gli aumenti più significativi sono per le rotte verso il Mediterraneo Orientale e Centrale. I tempi di transito verso il Mediterraneo Orientale sono aumentati del 61%-63% e verso il Mediterraneo Centrale (inclusi i porti italiani) del 39%-40%.

Questi sono i dati di una crisi velata: con gli Houthi e la loro minaccia al traffico marittimo internazionale, il conflitto a Gaza che fanno rischiare di isolare il Mediterraneo.

Infatti, la crisi geopolitica medio-orintale sta minando i trasporti marittimi da/per il Mediterraneo; in sostanza dal Canale di Suez passano poche compagnie di navigazione con tutti i rischi immaginabili. Nessuno crede più alle assicurazioni dei terroristi Houthi che affermano di non attaccare le navi cinesi e amiche, ma in sostanza applicano una specie di ‘lascia passare' a tutte le navi.

L'unica via-mare da/per il Mediterraneo rimane lo Stretto di Gibilterra. Infatti, le grandi compagnie di trasporto container – come la COSCO della Repubblica popolare cinese – hanno schedulato per le loro navi i tempi e rotte circumnavigando l'Africa ed entrando nel Mediterraneo attraverso lo Stretto di Gibilterra. Le grandi portacontainer della COSCO, da 20.000 teu, provenienti dall'Estremo Oriente, non transitano più attraverso il Canale di Suez, ma da Gibilterra.

Dopo aver fatto scalo nel grande porto di transhipment dei container, fanno rotta diretta sul Pireo – unico grande porto europeo sotto diretto controllo cinese -. Qui sbarcano e imbarcano gran parte dei container trasportati, quindi risalgono il Tirreno (Adriatico fuori gioco) e fanno scalo a La Spezia, Genova, Marsiglia e Valencia per poi uscire nuovamente da Gibilterra.
Molte navi COSCO provenienti dall'Estremo Oriente partono dal porto di Gibuti, dopo aver effettuato i trasbordi per altre destinazioni.

Anche la compagnia Ocean Alliance effettua lo stesso itinerario solo in direzione opposta, ovvero scala prima Valencia, Marsiglia, Genova e La Spezia per poi navigare verso il porto di Pireo.

Della Ocean Alliance fra parte, oltre a COSCO, anche la compagnia francese CMA-CGM – della famiglia libanese Saade – e che eccezionalmente continua a far transitare le sue navi attraverso il Canale di Suez e, grazie a precise garanzie da parte dei ribelli dello Yemen, le sue navi evitano la lunga navigazione del Sud Africa sfidando le concorrenti.
Non a caso CMA-CGM che è uno dei rari operatori che continua ad usare non solo Suez, ma anche a risalire l'Adriatico, con un servizio dedicato sul quale impiega portacontainer da 12.000 teu provenienti dal Mar Rosso.

Il tutto si spera per la fine dell'anno – pace medio orientale permettendo – di tornare alla normalità usando ancora una volta il Canale di Suez, e di debellare le grandi pretese terroristiche degli Houthi.

COSCO Development1

(COSCO Development; foto courtesy Vessel Finder)