(Petroliera della flotta russa SCF presso il terminal petrolifero Kozmino nella baia del porto di Nakhodka, in Russia; foto courtesy REUTERS)
Londra. Tre petroliere, sotto sanzioni britanniche per il trasporto di petrolio russo, stanno navigando sotto la bandiera di una nazione che basa le sue operazioni a Londra.
La Galaxy, la Liberty e la Rigel, che quest’anno hanno dislocato i barili per Mosca, sono passate a navigare sotto la bandiera delle Barbados, una delle nazioni di immatricolazione delle navi più rispettabili al mondo, mostrano i dati dell’industria. Il Registro Navale delle Barbados ha sede presso l’Alta Commissione del paese a Londra, che ha l’immunità diplomatica.
Il collegamento a Londra sarà comunque imbarazzante per il Governo britannico, che ha designato tutte e tre le petroliere quest’estate per il ruolo che hanno svolto nell’aiutare a destabilizzare l’Ucraina. Le navi, prima, avevano nomi diversi ed erano di proprietà della Società petrolifera statale russa Sovcomflot e navigavano sotto la bandiera del Gabon.
Molte navi mercantili navigano, spesso, sotto sorveglianza di Registri Navale cd ‘aperti’, non correlati il paese della proprietà effettiva delle navi. Questo può essere più efficiente ed economico e legale nel rispetto delle normative marittime internazionali. Gli Stati flag hanno un ruolo importante da svolgere nel garantire gli standard di sicurezza del settore.
L’Ufficio per gli Esteri, il Commonwealth e lo Sviluppo del Regno Unito ha chiesto chiarimenti con ‘interrogazioni’ al Tesoro. Il Tesoro non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento. Giovanni Ciniglio, amministratore delegato del registro delle Barbados, ha confermato che le navi sono provvisoriamente registrate sotto la bandiera del paese, ma ha rifiutato di commentare ulteriormente i fatti.
Oltre a sanzioni specifiche sulle navi, il Regno Unito sta anche partecipando a un ‘cap price’ tetto del petrolio russo. Nell’ambito dell’iniziativa del Gruppo dei Sette (G7), le aziende non sono autorizzate a fornire servizi chiave per le spedizioni russe a meno che i carichi non vengano trasportati a costi, al di sotto, di determinate soglie. Nel caso del petrolio greggio, quel limite è di 60 dollari al barile.
Ottenere una bandiera delle Barbados è stata una felice trovata per le tre petroliere. Il paese è in una cosiddetta White List, pubblicata dal Memorandum of Understanding di Parigi sul controllo dello Stato di approdo, delle nazioni che mantengono standard più elevati di sicurezza delle navi. Mentre, il Gabon non ha una classifica.
Dopo le sanzioni del Regno Unito, la proprietà di una delle tre petroliere è stata trasferita a entità ‘sconosciute’ sui database marittimi.
La Liberty, precedentemente NS Laguna, ha imbarcato un carico russo sugli Urali a Primorsk sul Mar Baltico lo scorso 16 agosto ed è ora nel Canale della Manica. La sua destinazione finale è l’India, secondo le informazioni di spedizione raccolte da Bloomberg.
La nave Rigel, precedentemente Primorsky Prospect, è recentemente entrata nel Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez dopo aver consegnato un carico di greggio russo in India.
La Galaxy, precedentemente Korolev Prospect, è arrivata dal porto artico russo di Murmansk lo scorso 12 agosto, dopo essere transitata per la rotta del Mare del Nord dallo Stretto di Bering.