Non più un ‘mare oscuro’

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Londra. Il giorno del mare (25 giugno) è stato istituito in una risoluzione adottata dalla Conferenza diplomatica del 2010 a Manila per l'adozione della riveduta. Il suo scopo dichiarato è quello di riconoscere il contributo unico dato dai marittimi di tutto il mondo al commercio marittimo internazionale, all'economia mondiale e alla società civile nel suo complesso.

La risoluzione ‘incoraggia i governi, le organizzazioni marittime, le compagnie, gli armatori e tutte le altre parti interessate a promuovere debitamente e adeguatamente la e ad agire per celebrarla in modo significativo'. Il giorno del è riconosciuto dalle come un giorno di osservanza.
Per questa occasione della Giornata internazionale della gente di mare, il dell'IMO, Arsenio Dominguez, rende omaggio ai 2 milioni di marittimi che mantengono il funzionamento dei mercati globali e le catene di approvvigionamento.

“In questo Giorno del Mare, rendiamo omaggio a coloro che hanno perso la vita mentre prestano servizio sulle navi attaccate nel Mar Rosso. Gli attacchi contro le spedizioni internazionali non possono mai essere giustificati. I nostri pensieri sono con le famiglie e i cari dei defunti”.
“I marittimi negli ultimi anni – afferma il Segretario generale Arsenio Dominguez – stanno affrontando atti ostili da pirateria o in zone di conflitto. Riconosco umilmente la resilienza e il sacrificio dei marittimi in nome del lavoro. Senza la gente di mare non ci sarebbe trasporto marittimo nel mondo. E la navigazione è un'àncora di salvezza per il commercio globale”.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, ha segnato la giornata, dicendo: “I marittimi sono fondamentali per garantire un flusso senza soluzione di continuità di beni essenziali che alla fine lo trasformano in mercati, case e sulle nostre tavole… Ma le loro stesse vite sono state messe in gioco di fronte a gravi minacce. Salutiamo insieme per il loro lavoro essenziale e sosteniamo la loro ”.

Roma. In Italia, Confitarma ha supportato l'iniziativa del Gruppo Giovani Armatori, chiamata ‘'che, per la Giornata Mondiale del Marittimo, ha annunciato il lancio del sito web www.italianseafarers.it; un'iniziativa per le professioni del mare con migliaia di posizioni lavorative a bordo delle navi, mercantili e passeggeri, a cui mancano le figure di riferimento.

In una nota la Confederazione Italiana Armatori sottolinea che numerosi Centri di Ricerca e Aziende specializzate stimano una riduzione compresa tra il 5 e il 9% degli Ufficiali di bordo nel corso degli ultimi due anni a livello globale, con un possibile impatto di lungo periodo per tutto il settore marittimo. Il piano del mare evidenzia che in Italia, nel prossimo quinquennio, ci sarà una richiesta di oltre 10.000 lavoratori marittimi. La Blue Economy è uno dei pochi settori in cui l'offerta supera di gran lunga la domanda, e per aiutare il recupero professionale altamente specializzato, ItalianSeafarers vuole essere uno strumento in più per gli studenti non solo degli Istituti Nautici di tutta Italia, ma per tutti i minori in età scolare e dell'adolescenza, che desiderino conoscere più da vicino le numerose opportunità offerte dalle Compagnie e dalle Fondazioni Its, che promuovono formazione altamente specializzata con corsi gratuiti, finanziati a livello nazionale e regionale. ItalianSeafarers, attiva da alcuni mesi sulle piattaforme LinkedIn, Instagram e TikTok, è da oggi operativa anche sul sito www.italianseafarers.it.

“La scelta di inaugurare ufficialmente il sito proprio oggi, rappresenta la nostra volontà di sottolineare la forte importanza che ha la figura del marittimo” afferma Salvatore d'Amico, presidente del Gruppo Giovani Armatori e del gruppo tecnico Education e capitale umano di Confitarma. “I marittimi – ha detto d'Amico – sono fondamentali per l'efficienza delle unità, delle rotte e della struttura economica stessa. Far conoscere questo settore diventa quindi determinante, perché le figure di bordo sono spesso molto meglio formate, retribuite e tutelate di tante altre analoghe a terra. E dobbiamo spingere affinché l'informazione precisa su questo settore sia argomento comune, tra le scelte professionali o di studio delle generazioni”.

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(Foto courtesy IMO)

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La rotta della tua carriera in mare parte da qui recita il sito di ‘ItalianSeafarers'