Sul tavolo delle trattative con gli armatori, nuovi programmi infrastrutturali e servizi nei porti di sistema
Dopo la ripresa e la crescita percentuale a tre cifre della stagione in corso, il 2024 sarà l’anno del salto di qualità per il mercato delle crociere nei porti di sistema isolani.
È il bilancio della due giorni di attività promozionale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna al Seatrade Europe, appuntamento europeo dedicato all’industria crocieristica che riparte, da Amburgo, dopo quattro anni di interruzione.
Edizione, quella 2023, per la quale il Presidente dell’AdSP, Massimo Deiana, e la responsabile Marketing, Valeria Mangiarotti, hanno portato in vetrina, nel padiglione italiano organizzato da Assoporti, le novità in termini di offerta infrastrutturale e di servizi del sistema Sardegna.
A partire dalla svolta green, con l’individuazione – una volta concluse le procedure d’appalto ancora in corso – dell’operatore che introdurrà nelle banchine sarde l’on-shore power supply (cold-ironing) per l’alimentazione elettrica delle navi in sosta. Sistema che, oltre all’abbattimento delle emissioni inquinanti nell’aria, consentirà ai porti dell’AdSP di cogliere nuove opportunità di crescita in un mercato che, secondo i dati resi noti dalla CLIA nei giorni scorsi, vede il 46 per cento della flotta crocieristica mondiale già dotato di tali sistemi di connessione elettrica, ma meno del 2 per cento dei porti pronti ad offrire il servizio.
Tra gli altri punti di forza messi sul tavolo degli incontri con i gruppi armatoriali, la prospettiva di nuovi adeguamenti infrastrutturali. A partire dall’incremento del numero di banchine disponibili che, nel porto storico di Cagliari, una volta completato il trasferimento del traffico commerciale al porto canale, verranno destinate alle crociere. Su Olbia, la scommessa è quella di avviare, in tempi rapidi, le operazioni di dragaggio e portare a casa l’approvazione dell’Adeguamento tecnico funzionale che consentirà la creazione di una banchina di circa 320 metri di lunghezza. Per Porto Torres, invece, l’attenzione è sui lavori dell’Antemurale e sull’approfondimento dei fondali del Porto Civico. Sotto osservazione anche lo scalo di Oristano che, dopo il primo test positivo del mese di maggio con lo scalo della Costa Diadema, si affaccia al mercato delle mega navi da crociera. Così come Arbatax, per il quale si attendono i lavori di potenziamento dello scalo.
Diverse le novità per il 2024. A partire dall’arrivo, su Cagliari, della Explora I, prima nave del nuovo marchio di lusso di MSC, Explora Journeys. Il ritorno, su Olbia, di Costa Crociere, con la programmazione di un corposo calendario stagionale. Ma anche gli scali esplorativi di Marella Cruises su Oristano che potrebbero affiancarsi a quelli, da definire, del gruppo Costa. E la nuova programmazione, che partirà già in fase sperimentale da questo mese su Porto Torres, della francese CFC che, con la Renaissance, tornerà nello scalo turritano anche nella seconda metà del 2024.
“L’edizione europea del Seatrade ha portato un’ulteriore ventata di ottimismo ed iniettato nuova energia nella programmazione del mercato crocieristico dei nostri porti di sistema – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Forti dell’attuale crescita esponenziale su tutti gli scali, con punte del 150 per cento su Cagliari, del 100 per cento su Olbia rispetto allo scorso anno, possiamo finalmente guardare a nuovi margini di manovra per incrementare ulteriormente l’attrattività dei porti di competenza, con particolare attenzione al riconsolidamento dei traffici nello scalo di Porto Torres e allo sviluppo di Oristano, Arbatax e Golfo Aranci. Le carte in tavola sono numerose e vincenti, a partire dall’elettrificazione delle banchine, progetto da oltre 70 milioni di euro, passando per gli interventi infrastrutturali mirati al potenziamento dell’accoglienza di navi di sempre più grandi dimensioni, fino all’incremento qualitativo dei servizi ai passeggeri e di security portuale”.