La Russia lancia un’allerta alle navi mercantili dirette in Ucraina

MarineTraffi

(Foto courtesy MarineTraffic)

La considererà le navi dirette in ‘potenziali vettori di carichi militari’ da ieri sera

Mosca. Ieri, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che riterrà tutte le navi che viaggiano verso i porti ucraini potenziali vettori di carichi militari e i loro paesi di bandiera parti in conflitto dalla parte ucraina.
L’avviso segue la decisione della Russia di questa settimana di ritirarsi dall’accordo sull’esportazione di grano del Mar Nero, mediato dalle Nazioni Unite, che aveva garantito la sicurezza delle esportazioni ucraine nell’ultimo anno.

“In connessione con la cessazione dell’Iniziativa del Mar Nero e la fine del corridoio umanitario marittimo, dalle 00:00 ora di Mosca del 20 luglio 2023 (21:00 GMT di mercoledì) tutte le navi che si dirigono verso i porti ucraini nelle acque del Mar Nero saranno considerate come potenziali vettori di carichi militari”, questo è il contenuto dell’avviso ministeriale diramato ieri. L’avviso continua affermando che Kiev avrebbe istituito una rotta marittima temporanea per continuare le esportazioni di grano dopo il ritiro di Mosca.
Ed ancora, la Russia ha anche dichiarato che le parti sud-orientali e nord-occidentali delle acque internazionali del Mar Nero sono temporaneamente non sicure per la navigazione, senza fornire dettagli sulle zone del mare che sarebbero state interessate.

L’accordo sul grano del Mar Nero, mediato dalla Turchia e dalle Nazioni Unite, che aveva lo scopo di facilitare le esportazioni agricole russe e ucraine, è scaduto il 17 luglio, dopo che la Russia ha rifiutato di rinnovare la sua partecipazione. Mosca lamenta la mancata attuazione di un accordo parallelo per allentare le regole per le esportazioni russe di cibo e fertilizzanti. Kiev ha chiesto garanzie di sicurezza per consentire la ripresa delle spedizioni senza la partecipazione russa.

L’Ucraina, l’altro giorno, si era rivolta all’IMO con una lettera, affermando di avere predisposto un ‘meccanismo’ per fornire ‘garanzie di risarcimento dei danni’ a noleggiatori, operatori navali e proprietari di navi causati a seguito dell’aggressione armata della Federazione Russa.
Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato i paesi occidentali di sabotare l’accordo sul grano del Mar Nero per i propri interessi, ma ha affermato che la Russia tornerà immediatamente all’accordo se tutte le sue richieste relative alle proprie esportazioni saranno soddisfatte. La Russia, con una nota presidenziale sempre di ieri, ha detto che le Nazioni Unite hanno tre mesi per attuare i termini di un memorandum che faciliterebbe le esportazioni agricole russe se volesse che Mosca riprendesse i colloqui per consentire il riavvio delle esportazioni di grano ucraino.

A seconda di come si svilupperanno le reti logistiche, la Romania potrebbe essere in grado di aumentare ulteriormente la gestione dei carichi ucraini, fornendo una rotta per un corridoio marittimo verso il mercato; infatti, la Romania ha gestito circa un terzo delle esportazioni di grano dell’Ucraina dall’inizio della guerra,
Le maggiori agenzie di assicurazione navale, tuttavia, sono molto cauti nel fornire qualsiasi copertura alle navi dirette in questa pericolosa parte del mondo. Il Gruppo norvegese di assicurazioni marittime DNK, che fornisce polizze contro il rischio di guerra, ha diffuso una nota ieri che al momento non è in grado di fornire copertura per l’Ucraina.

Mentre non ci sono navi commerciali disposte a fare scalo nei porti marittimi ucraini questa settimana, altrove sul Mar Nero si stanno formando code, in particolare nello stretto di Kerch che collega con il Mar d’Azov, dove la Russia ha vietato tutti i transiti per tre giorni e il conteggio a seguito di un attacco a un ponte verso la Crimea.