(Foto courtesy IMO)
Applicare standard globali per la sicurezza e l’agevolazione del trasporto marittimo internazionale, unitamente alla prevenzione dell’inquinamento da parte delle navi
Londra. L’Associazione Internazionale dei Porti (IAPH) e l’IMO hanno firmato un memorandum d’intesa (M of U) per la futura cooperazione nei settori del clima e dell’energia, della collaborazione sui dati e del rischio e della resilienza delle operazioni da nave a terra.
Il protocollo d’intesa è stato firmato dal capitano K. Subramaniam, presidente dell’Associazione Internazionale dei Porti (IAPH), e dal Mr. Kitack Lim, Segretario generale dell’IMO. Erano accompagnati dal Dr. Patrick Verhoeven, amministratore delegato di IAPH.
La cerimonia della firma si è svolta a margine della riunione del consiglio dell’IMO (C 129, riunione 17-21 luglio). L’obiettivo di questa partnership strategica tra IMO e IAPH è assistere i paesi in via di sviluppo, individuati congiuntamente da entrambe le parti, a rafforzare i loro settori marittimi e portuali e facilitare l’adozione di sistemi e pratiche di trasporto marittimo sostenibili.
Il Memorandum utilizzerà l’esperienza dell’IMO come Agenzia specializzata delle Nazioni Unite responsabile della definizione di standard globali per la sicurezza e l’agevolazione del trasporto marittimo internazionale e la prevenzione dell’inquinamento da parte delle navi, in collaborazione con le migliori pratiche dell’IAPH e la conoscenza dei porti più avanzati e sofisticati per raggiungere uno sviluppo sostenibile, inclusivo ed equo.
Il miglioramento delle capacità e delle infrastrutture nei porti dei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi meno sviluppati (LDC) e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (SIDS), è considerato fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi aggiornati fissati nella strategia 2023 IMO GHG riveduta, adottata il 7 luglio scorso.
Il protocollo d’intesa è in linea con la risoluzione IMO MEPC 323(74) che invita gli Stati membri dell’IMO a incoraggiare la cooperazione volontaria tra i settori portuale e marittimo per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra delle navi.