Londra. La pirateria globale e gli attacchi di rapina a mano armata contro le navi commerciali sono aumentati di circa il 12% durante i primi sei mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo gli ultimi dati dell’International Maritime Bureau (IMB), il Golfo di Guinea rimane l’hotspot mondiale della pirateria.
Sono stati registrati un totale di 65 incidenti, rispetto ai 58 della prima metà del 2022. 57 navi sono state abbordate, quattro sono state attaccate, due sono state dirottate e due sono state attaccate durante il periodo registrato.
Secondo l’Ente antipirateria International Maritime Bureau, 36 membri dell’equipaggio sono stati presi in ostaggio, 14 rapiti, tre minacciati, due feriti e uno aggredito.
L’IMB ha evidenziato la ripresa degli eventi registrati nelle acque del Golfo di Guinea e l’aumento degli incidenti nello Stretto di Singapore.
Il Golfo di Guinea ha assistito a un aumento degli incidenti marittimi tra il primo e il secondo trimestre del 2023, con cinque incidenti nel primo trimestre e nove nel secondo. Di queste, 12 sono state classificate come rapine a mano armata e due come pirateria, prevalentemente contro navi ancorate nella regione.
Le grandi navi che transitano attraverso lo Stretto di Singapore rimangono prese di mira e bloccate, con un significativo aumento del 25% degli incidenti segnalati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Nel frattempo, l’IMB segnala una diminuzione sostenuta degli incidenti nella regione dell’arcipelago indonesiano rispetto agli anni precedenti, con sette incidenti registrati. I porti dell’America meridionale e centrale hanno rappresentato il 14% degli incidenti globali con 13 incidenti segnalati.