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Qualità dell’acqua di zavorra delle navi per il MEPC 80 rimandata ad aprile 2024

MEPC80 Harry Conway

(Segretario generale Kitack Lim e il chair MEPC80 Harry Conway; foto courtesy IMO)

 

Tutto rimandato al MEPC 81, contrari Australia, Canada, Irlanda, Repubblica di Corea

Londra. Il prelievo e lo scarico di acque di sono delle comuni manovre per la stabilizzazione della nave nel corso della navigazione o durante le operazioni di carico e scarico delle merci trasportate. Nelle acque di zavorra sono normalmente presenti sia sedimenti sia organismi (batteri, alghe, piccoli invertebrati, uova e larve), che possono quindi essere introdotti in un nuovo ambiente, nei porti o nelle acque a questi limitrofe.

L’IMO nel 2004 ha formalizzato la International Convention for the Control and Management
of Ships’ Ballast Water and Sediments (BWM Convention), entrata in vigore l’8 settembre 2017. La Convenzione stabilisce standard destinati ad essere applicati ovunque nel mondo, anche se a certe condizioni le Parti possono adottare misure, aggiuntive, per affrontare le esigenze di protezione di determinate aree di mare.

L’Unione europea e i paesi partecipanti al Programma di Cooperazione transfrontaliera IPA
Adriatico (Instrument for the Pre-accession Assistance) hanno riconosciuto il trasferimento e l’introduzione di organismi dannosi tramite le acque di zavorra delle navi come una criticità specifica della regione del Mare Adriatico. Nel novembre 2013 è stato approvato il progetto strategico “Ballast Water Management System for Adriatic Sea Protection”, denominato BALMAS, presentato congiuntamente da 16 partner, tra i quali Autorità Marittime e Ambientali e Istituti scientifici e di Ricerca, provenienti dai sei paesi che si affacciano sul bacino (Albania, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Slovenia e Italia).

Lo ricordiamo brevemente che la Convenzione definisce ‘acqua di zavorra’ l’acqua, con il relativo materiale in sospensione, caricata a bordo di una nave per regolarne l’assetto, lo sbandamento, la stabilità e gli stress. Mentre per ‘gestione dell’acqua di zavorra’, i processi meccanici, fisici chimici o biologici, anche in combinazione tra loro, per rimuovere, rendere innocuo o evitare il carico o lo scarico di HAOPs (Harmful Aquatic Organisms and Pathogens), contenuti nell’acqua di zavorra e nei sedimenti.

Lo standard D-1 (Regola D-1) richiede alle navi lo scambio di almeno il 95% del volume dell’acqua di zavorra: le navi sono tenute a operare lo scambio delle acque di zavorra a non meno di 200 miglia nautiche dalla costa più vicina e in acque di profondità di almeno 200 metri, tenendo in
considerazione le specifiche linee guida (G6). Tale standard sarà applicabile sino ad una certa data, che varia a seconda della capacità volumetrica di zavorra della nave e della sua età. Trascorsa tale data si applicherà lo standard di performance D-2. Lo standard di performance (Regola D-2) stabilisce limiti massimi di concentrazione in relazione alla presenza di organismi vitali e patogeni nell’acqua di zavorra.

The Clean Water Act, legislazione derivante dall’OPA’90 (Oil Pollution Act), insieme ai requirements della NPDES (National Pollution Discharge Elimination System), ha richiesto ai singoli Stati di produrre una certificazione sulla qualità dell’acqua WQC (Water Quality Certification).

Su questi problemi, potrebbe esserci un altro incontro MEPC prima dell’arrivo degli standard biologici D-2 nel settembre 2024, ma le linee guida impegnative sulla qualità dell’acqua devono ancora essere formalizzate.

La data della riunione finale del Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (MEPC, Marine Environment Protection Committee) prima dell’introduzione degli standard biologici D-2 nel settembre 2024 è stata provvisoriamente fissata al 22-26 aprile 2024.

Un elemento su cui il MEPC ha chiesto al Gruppo di lavoro sull’acqua di zavorra di riferire durante il MEPC 80 della scorsa settimana è stato il problema difficile della Certificazione della Qualità dell’Acqua di zavorra (CWQ).

Questo non è un problema nuovo di per sé (il CWQ è stato sollevato per la prima volta al MEPC 71 nel luglio 2017) e alcuni porti e corpi idrici sono ben noti per gli alti livelli di sedimenti e torbidità; ma poiché l’uso di sistemi di trattamento delle acque di zavorra (BWTS ) è divenuto sempre più popolare, così come l’aumento delle navi che devono rallentare le operazioni di carico a causa di filtri bloccati e altri problemi, questi hanno generato una diretta conseguenza del CWQ. Gli Stati di bandiera e le Organizzazioni riconosciute (RO) segnalano la necessità di una serie di linee guida per avere una reazione uniforme e coerente agli armatori interessati dal problema.

Una proposta presentata al MEPC 80 da Australia, Canada, Irlanda, Repubblica di Corea e dalla Ballast Water Equipment Manufacturers Association (BEMA) riguardava una guida temporanea sull’applicazione della Convenzione BWM alle navi che operano in acque di qualità difficile.

Il documento, MEPC 80/4/8, includeva una bozza di risoluzione MEPC, linee guida e diagrammi di supporto. La guida copre i principi, le definizioni, la pre-pianificazione, un processo per la gestione del CWQ, la tenuta dei registri e la comunicazione. Include anche una guida concisa e concreta per le amministrazioni, gli Stati portuali e i produttori di BWMS sullo svolgimento dei loro ruoli in relazione al CWQ.

“Il Gruppo di lavoro sull’acqua di zavorra ha riferito di non essere stato in grado di finalizzare le linee guida” e di formalizzarle all’Assemblea della settimana scorsa.

Il documento, che ha cercato di bilanciare la necessità di operazioni di carico efficienti con la necessità di proteggere l’ambiente e la salute umana, ha contribuito a una notevole quantità di cooperazione e lavoro. Ha cercato di evitare l’esclusione preventiva del BWMS e ha riconosciuto il rischio di non conformità con il regolamento D-2. Nonostante abbia dedicato del tempo alla discussione del CWQ, il Gruppo di lavoro sull’acqua di zavorra ha riferito di non essere stato in grado di finalizzare le linee guida.

Il Gruppo ha avvertito che MEPC 81 è l’ultima opportunità per sviluppare linee guida e continuerà a incontrarsi per cercare di produrre una risoluzione. Deluso ma imperterrito, il Canada e diverse altre delegazioni hanno affermato che continueranno a lavorare su una proposta che utilizza come base MEPC 80/4/8.

La delegazione Intertanko ha osservato che il mancato raggiungimento di un accordo potrebbe indurre gli Stati membri a intraprendere azioni individuali a livello nazionale. Ritiene che ciò possa comportare standard diversi in tutto il mondo, creando discrepanze nell’applicazione della Convenzione sull’acqua di zavorra.

Per aiutare il lavoro su questo tema, Intertanko ha creato un database CWQ con l’intenzione di rendere questi dati accessibili alle amministrazioni, agli Stati di approdo, agli armatori e agli operatori. Renderà disponibile tale database per aiutare lo sviluppo di una soluzione provvisoria per un approccio globale alle linee guida CWQ che saranno presentate al MEPC 81.

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