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Affrontare la sfida della decarbonizzazione significa riconoscere che in molti casi si tratta di nuovi paradigmi
Londra. Mentre si discute al MEPC ’80 di riduzione di emissioni di gas serra da navi, l’armamento internazionale è preoccupato del fatto che ancora non esiste una ‘chiara strategia’ di decarbonizzazione per garantire i finanziamenti all’intero settore navale.
Per una società armatoriale è importante comprendere quali possono essere gli incentivi finanziari e soprattutto i disincentivi se si vuole attraversare la transizione verso la decarbonizzazione del trasporto marittimo.
Se si continua solo discutere di prestazioni ambientali, molti armatori di navi container, rinfuse, crociere, petroliere e traghetti, fornitori di tecnologie pulite e combustibili puliti, possono trovarsi esclusi dalle Istituzioni finanziarie per ottenere un finanziamento per nuove costruzioni necessarie e le modifiche necessarie per garantire la vita economica della loro flotta esistente, come pure per dei loro progetti verdi; potrebbero trovarsi senza ‘paracadute’ per valutare il rischio economico delle loro società.
I mercati, sicuramente, non aspettano la lentezza con cui si muove l’IMO e nella speranza che questa settimana il MEPC ’80 definisca regole chiare sulla decarbonizzazione dei trasporti marittimi.
Si sta registrando una certa facilità operativa da parte di Istituzioni finanziarie a formalizzare e concedere finanziamenti distinguendo Compagnie di navigazione grandi da quelle piccole Le grandi organizzazioni tendono a vedere l’accesso ai finanziamenti verdi come relativamente semplice tramite progetti che soddisfino i criteri dei finanziatori, basati principalmente su prestazioni ambientali. I piccoli armatori, invece devono adempiere a molti e più particolari criteri di prestazioni ambientali messi in atto dai finanziatori.
Il problema è proprio questo: essere in grado di fornire dati ambientali accurati per valutare un progetto di miglioramento del settore navale per accedere a nuovi strumenti finanziari.
Due settori, quello finanziario e quello navale, che non riescono a collaborare per trovare un modo migliore e più innovativo di operare e formare partnership. Senza una fattiva cooperazione, gli armatori trovano e troveranno barriere con fornitori di tecnologia, cantieri, finanziatori e progetti di ricerca e sviluppo che limitano la loro traiettoria di decarbonizzazione.
Importante è abbandonare i modi tradizionali di lavorare e collaborare per ottenere finanziamenti e questo vale anche per i finanziamenti verdi. Affrontare la sfida della decarbonizzazione significa riconoscere che in molti casi si tratta di nuovi paradigmi, piuttosto che della graduale evoluzione a cui lo shipping è stato precedentemente abituato.