(Foto courtesy Comando Generale Guardia Costiera)
Presentati numeri e dati del settore marittimo viste dalle Capitanerie di Porto
Roma. E’ stato presentato,ieri pomeriggio, al Mit, presso l’Aula del Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il Rapporto annuale 2022 delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
All’evento hanno partecipato, il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e del Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone.
Nell’occasione sono stati presentati numeri e dati che raccontano il settore marittimo attraverso il punto di vista delle Capitanerie di Porto che, quotidianamente, sul mare e nei porti assicurano la salvaguardia delle vite umane, sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse.
“Si tratta di un documento – ha rimarcato il Ministro Salvini – che, nella dovizia di dati, informazioni, statistiche e risultati, rappresenta non solo uno strumento informativo pratico ed efficace ad uso delle istituzioni, dei media, degli addetti ai lavori o dei cittadini sulle tante dinamiche che caratterizzano il mondo marittimo, ma che vuole illustrare, con un approccio visivo chiaro e immediato, le molteplici funzioni assegnate dall’ordinamento alla Guardia costiera. Un complesso di attribuzioni che il Corpo svolge, in maniera efficiente e competente, non solo per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel quale è strutturalmente inquadrato, ma anche per il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e per il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che si avvalgono delle sue competenze specialistiche”.
Nel presentare il Rapporto annuale 2022, il Comandante generale, Ispettore Capo Nicola Carlone, ha evidenziato che il 2022 è stato un anno caratterizzato da speranze legate al superamento della pandemia, bruscamente interrotte dal conflitto russo-ucraino e dai suoi pesanti effetti umani, sociali ed economici, da sanzioni economiche, ma anche dalla ripresa massiccia dei flussi migratori dall’Africa e dall’Asia verso l’Europa.
“Processi e fenomeni assai complessi e di rilevanza trans-nazionale – ha sottolineato il Comandante Carlone – nei quali è possibile rinvenire il ruolo dell’Italia anche attraverso le importanti attività svolte dalla Guardia costiera a favore dei traffici marittimi nel Mediterraneo con il monitoraggio e controllo delle navi, favorendo così il flusso delle materie prime necessarie alla nostra economia ed al nostro benessere, vigilando sulla applicazione e sul rispetto delle sanzioni decise dalla comunità internazionale sulle merci in ingresso nei nostri porti o ancora definendo i livelli di security del naviglio nazionale nel mondo, contribuendo ad attuare indispensabili parametri di sicurezza a tutela delle imprese marittime italiane e dei loro equipaggi”.
Abele Carruezzo
- Si allega il Rapporto