Si è svolto al Salone Nautico di Venezia il convegno sulla Transizione Ecologica organizzato da Assonautica di Venezia e moderato da Nunzia de Girolamo, già ministra delle politiche agricole alimentari e forestali. Dopo i saluti introduttivi del Presidente Marino Masiero, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, nel suo intervento, ha annunciato la data del Salone del prossimo anno che si terrà dal 29 maggio al 2 giugno.
“Ringrazio Assonautica per aver organizzato un momento di riflessione sulla transizione ecologica – ha dichiarato dal palco Brugnaro – per fare le cose ci vuole coraggio e ci vuole rapidità nelle decisioni. Il Mose ad esempio è una grande opera di sostenibilità ma è stato accompagnato dalle grandi paure di chi non credeva nella scienza. Oggi le paratoie sono in funzione.”
Il Vice Presidente Camera di Commercio Venezia Rovigo Roberto Bottan ha portato i salati del presidente Massimo Zanon ed il sostegno della Camera ad Assonautica. “La Camera eroga 500 milioni di euro alla promozione della transizione digitale ed ecologica e – ha spiegato Bottan – e di questo una consistente parte è dedicata al settore della nautica.”
A seguire è intervenuto Giovanni Acampora, Presidente di Assonautica Italiana e della Camera di Commercio Frosinone Latina, arrivato a Venezia dal 2° Summit nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum a Gaeta da lui organizzato: “Abbiamo dato un grande segnale di unità tra le istituzioni e di dialogo con il Governo con la presenza di 7 ministri e di collegamento con l’Europa. Dobbiamo mettere in campo competenza e creatività e soluzioni per il mondo della nautica. I dati del settore dell’economia del mare ci dicono che cresce più velocemente del resto dell’economia. La scelta di puntare sulla sostenibilità è obbligata, una responsabilità per le future generazioni. Dal Blue Forum abbiamo avuto un messaggio dalla presidente del Parlamento europeo Metsola, che condivido, ovvero l’ambizione climatica è essenziale, ma occorrono obiettivi raggiungibili e stimoli finanziari.”
“Il tema del futuro delle infrastrutture della portualità turistica, e quindi anche della loro transizione ecologica – l’intervento di Roberto Neglia, Responsabile dei Rapporti Istituzionali di Confindustria Nautica – passa inevitabilmente per il contesto normativo di riferimento, che se penalizzante non consentirà di reperire i capitali e gli investitori necessari.
Il futuro della portualità turistica è nella neutralità ambientale dei consumi idrici ed elettrici, con l’autoproduzione di energia che supporta la desalinizzazione, ma per essere ottenuta occorre superare barriere burocratiche e non ultimo il tema della certezza sulle regole delle concessioni demaniali.” Ha quindi portato degli esempi di industria che impattano sull’ambiente, su cui porsi delle domande e degli obiettivi: “La produzione del riso produce gas serra quasi quanto lo shipping. Il picco di estrazione storico mondiale assoluto di carbone è stato fatto nel 2022, di cui il + 2% per generazione elettrica.”
“La sostenibilità passa per due fasi” ha dichiarato Luciano Serra Presidente Assonat – Confcommercio “dall’applicazione delle innovazioni e dall’ essere accompagnati da uno Stato che legifera bene e tempestivamente. Le nostre aziende saranno chiamate ad essere valutate sulla sostenibilità, ma dovremo avere finanziamenti a tasso agevolato che ci consente di andare avanti.”
Intervenuto quindi Alessandro Santi, Presidente nazionale Federagenti, che ha portato il punto di vista degli armatori internazionali, spiegando come la flotta mondiale di navi sopra le 500 tonnellate di stazza lorda sia costituita da 75mila mezzi, si trasportano 12 mld di tonnellate di merci , più + di 30ml di passeggeri, 6 mila yacht sopra i 30 mt. di lunghezza, il tutto con un consumo di trasporto di 300 ml di tonnellate di combustibili fossili. Il 90% di quello che gira per il mondo si sposta via mare. “Se seguo le direttive europee, la sostituzione con le rinnovabili dovrà essere di almeno del 32%, la vedo difficile. Si tratta di un eco sistema che deve diventare sostenibile, di una rivoluzione che sarà gestita da una transizione, ma il problema più grande è la disomogeinità delle norme in Europa ed in Italia ci vorrebbe una burocrazia più snella”.
A seguire è iniziata la sessione tecnica dedicata alle aziende e alle forze dell’ordine, presentata dalla direttrice di Assonautica di Venezia e responsabile comunicazione di Assonautica Italiana Elena Magro. Diverse le novità annunciate nel corso del convegno, a partire dalla Guardia di Finanza rappresentata sul palco dal Generale Vincenzo Caci, Capo della Centrale Operativa del Comando Generale di Roma, che, dopo aver illustrato la vedetta green già in uso a Venezia, ha annunciato la realizzazione di altre 20 mezzi di questa tipologia che saranno utilizzati anche sul resto del territorio nazionale. Tre unità arriveranno a Venezia già quest’anno, ed entro il 2026 le altre sette.
Anche la Polizia Locale di Venezia, come spiegato dal commissario Giovanni Casadei, si doterà di 3 imbarcazioni ibride che sono in fase di costruzione.
Sono intervenuti quindi per le aziende Michele Bolpagni di Aqua Super Power, Davide Damiani di Repower, Karl Manfredi di Hydrocell, Carlo Tonarelli e Marco Ciampolini di Phiequipe, Massimo Labruna di As Labruna, Andrea Prato di Albatros e Fabio Legni di Poseidon.