La Russia interrompe i flussi di gas verso la Finlandia

Finlandia

A partire da sabato mattina (20 maggio), il gigante energetico russo ha tagliato le forniture di verso la , che come Polonia e Bulgaria si è rifiutata di pagare le importazioni energetiche in rubli

Helsinki. La Compagnia di bandiera finlandese Gasum ha assicurato che continuerà a fornire ai propri clienti ‘gas naturale da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector’, il primo gasdotto che collega Finlandia ed Estonia.

Dopo Varsavia e Sofia, ora tocca a Helsinki a subire l’interruzione dei flussi di gas da sabato scorso da parte della Russia; stesso trattamento era stato riservato tre settimane addietro alla Polonia e alla Bulgaria. L’annuncio è stato dato dalla Compagnia energetica statale della Finlandia, Gasum, assicurando che fornirà i propri clienti di gas naturale da altre fonti tramite il gasdotto Balticconnector. Questo gasdotto è il primo tra la Finlandia e l’Estonia, entrato in uso commerciale dall’inizio del 2020, mettendo così fine all’isolamento della Finlandia dal mercato del gas dell’UE.

La decisione di Gazprom era stata in parte già anticipata nelle scorse settimane, nel momento in cui la Compagnia energetica di bandiera si era chiaramente rifiutata di pagare le forniture di gas in rubli, come richiesto dalla Russia.

A fine marzo, il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha firmato un decreto per cambiare le regole sui pagamenti delle forniture di gas ai ‘Paesi ostili’ alla Russia, cioè tutti i Paesi occidentali, obbligandoli ad aprire un doppio conto presso la Gazprombank.

I Governi europei e l’Unione Europea stessa si sono categoricamente rifiutati di pagare il gas direttamente in rubli, appellandosi al fatto che la maggior parte -97 per cento dei contratti – già in essere con il colosso energetico russo, indicano un pagamento in euro o dollari e non in valuta locale.

La settimana scorsa, la Commissione UE, sull’apertura del doppio conto, di cui il secondo in rubli, si è pronunciata che violerebbe le sanzioni varate dall’UE contro il Cremlino. La dipendenza energetica della Finlandia è molto diversa da quella di Polonia e Bulgaria, dal momento che la maggior parte del gas utilizzato in Finlandia proviene dalla Russia, ma il gas rappresenta solo il 5% circa del suo consumo energetico annuale.

Intento, ieri, per quanto riguarda la trattativa per l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – che vi si era opposto – ha avuto un ‘ampio colloquio’ con il Primo Ministro olandese Mark Rutte. Seguiranno incontri con funzionari di Londra e Helsinki, oltre che con il Segretario generale, Nato Jens Stoltenberg.