Riyadh, Arabia Saudita. La finalità generale del Forum Internazionale dell’Energia è garantire la collaborazione tra i Governi dei Paesi consumatori-importatori di energia, dei Paesi produttori esportatori e dei Paesi di transito, nel riconoscimento delle interdipendenze che legano le loro economie.
Tra i vari obiettivi, l’IEF facilita la raccolta e la diffusione di dati, di informazioni e di analisi che contribuiscano alla trasparenza, alla stabilità e alla sostenibilità del mercato dell’energia per mezzo del sistema denominato Joint Organisations Data Initiative (JODI).
L’Agenzia Internazionale dell’Energia non si aspetta che le mosse dei Paesi del G7 per contrastare l’evasione dei price cap sull’energia russa cambieranno la situazione dell’offerta di greggio e prodotti petroliferi.
Intanto, il Segretario generale dell’OPEC, Haitham Al Ghais, ha affermato che investimenti insufficienti nel settore del petrolio e del gas potrebbero causare volatilità del mercato a lungo termine e mettere in pericolo la crescita.
La domanda globale di petrolio è aumentata di 3,0 mb/g in questi ultimi mesi (febbraio-marzo), raggiungendo il livello più alto mai registrato dai paesi segnalanti JODI, trainata dalla crescita in Cina e negli Stati Uniti.
La domanda totale di prodotti della Cina è aumentata di 1,6 mb/g su base mensile a 16,79 mb/g, il terzo livello più alto mai registrato per il paese in JODI.
La produzione globale di greggio è diminuita di 0,5 mb/g a marzo, trainata dalla minore produzione negli Stati Uniti, in Cina, Angola, Canada e Regno Unito.
Mentre la produzione di greggio russa è aumentata di 133 mila barili al giorno, attestandosi di 116 mila barili al giorno al di sotto dei livelli di un anno fa. La domanda globale di gas naturale è in diminuita stagionalmente di 14,7 miliardi di metri cubi, nello stesso periodo. La domanda di gas naturale UE+Regno Unito è diminuita di 3,0 miliardi di metri cubi ed è stata di circa il 16% inferiore ai livelli medi stagionali.
I database JODI di petrolio e gas sono stati aggiornati la settimana scorsa con più di 48 paesi che riportano dati sul petrolio per marzo e 55 paesi che riportano dati sul gas naturale.
Prossimamente, il 7 giugno 2023 a Parigi, ci sarà il secondo IEF-GARP Global Energy Risk Forum, per discutere sulle modalità che i gestori del rischio fisico e finanziario del settore energetico affronteranno le transizioni in un decennio caratterizzato da livelli senza precedenti di volatilità del mercato energetico e sconvolgimenti geopolitici.
Il Forum invita i principali responsabili politici e i senior manager del rischio energetico e climatico a prendere in considerazione risposte che rafforzino la sicurezza energetica e climatica e raggiungano gli obiettivi di sviluppo sostenibile e riduzione delle emissioni entro il 2030 e le emissioni nette globali pari a zero entro la metà del secolo.
Il costante ritorno della domanda di energia e il costante indebolimento degli incentivi agli investimenti nel petrolio e nel gas hanno consentito un’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Ciò approfondisce le divisioni sociali, influisce sulla competitività economica e riorganizza le catene di approvvigionamento tra le principali economie.
Le risposte politiche e di mercato all’invasione russa dell’Ucraina amplificano il rischio per la sicurezza energetica e le transizioni inclusive. Il ritorno della politica industriale nelle economie di mercato sviluppate per accelerare il cambiamento segnala come la governance del mercato energetico globale stia entrando in una nuova era.