Corridoio Internazionale di Trasporto Nord-Sud (INSTC)
La costruzione del primo blocco, per una nuova classe di navi portacontainer russe in grado di trasportare anche rinfuse solide, è iniziata presso il cantiere navale Lotos dell’United Shipbuilding Corporation di proprietà statale.
Oltre al design unico, la società di costruzioni navali riferisce che le navi daranno un contributo chiave ai piani della Russia per il corridoio di trasporto internazionale nord-sud e queste navi ne sono la prova che la Russia sta procedendo su nuove rotte commerciali nonostante le sanzioni.
La costruzione della prima delle quattro navi è già avviata, con i funzionari dell’USC che hanno posato la chiglia lo scorso 4 maggio, come prova della forza della cantieristica russa.
Le navi misurano circa 463 piedi (141,122 mt.) di lunghezza, larghe 55 piedi (16,764 mt.) e una profondità fino a circa 20 piedi (6,096 mt.) dimensioni massime adatte per transitare nel canale Volga-Don.
Il canale di navigazione ‘Lenin Don-Volga’ fa parte della rete unificata di acque profonde della Russia europea; forma con il Volga e il Don la via più diretta che collega il mar Caspio al Mar d’Azov, e quindi il Mar Nero egli oceani. Il corso d’acqua lungo 60 miglia aperto negli anni ‘50 consente di navigare da San Pietroburgo al Mar Caspio.
Il progetto per le navi elaborato dall’Ufficio di progettazione dell’USC, tramite la Vympel Design Bureau con sede a Nizhny Novgorod, è unico perché oltre ai container, queste navi possono trasportare qualsiasi tipo di carico secco, inclusi grano, legname e general cargo, in due stive. Le navi avranno anche una grande capacità per carichi fuori misura. La capacità varierà tra le 5.000 tonnellate per il trasporto fluviale, dove è limitato a un pescaggio di circa 12 piedi (3,6576 mt.) e le 9.200 tonnellate per il trasporto marittimo. La propulsione per le navi consisterà in due motori diesel di media velocità ciascuno con 1200 kW e due eliche del timone con una velocità fino a 10 nodi. Ci saranno anche due generatori diesel ausiliari da 400 kW che saranno sufficienti per alimentare 60 container refrigerati.
Secondo il Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Energia della regione di Astrakhan, il piano prevede la costruzione di un totale di 21 navi per il commercio nord-sud. I funzionari hanno affermato che per il nuovo corridoio sono necessarie almeno 45 navi della classe Volga-Don Max a lungo termine. La costruzione di ogni nave dovrebbe costare circa 22 milioni di dollari.
Il cantiere navale Lotos dove sono costruite le navi era una delle 28 filiali e United Shipbuilding Corporation designate dal Dipartimento di Stato americano nell’aprile 2022 come parte dell’establishment della difesa russa. Le sanzioni attuate in risposta alla guerra in Ucraina impediscono alle società statunitensi di lavorare, finanziare o fornire materiali ai cantieri navali sanzionati. Le nuove navi fanno parte di un accordo evidenziato dalla Russia per sviluppare il commercio nel Mar Caspio. Il corridoio si estende per circa 4.500 miglia e si collega al sistema ferroviario e stradale dell’Iran.
L’endpoint è il porto di Bandar Abbas e da lì il carico potrà proseguire anche via mare verso l’India.
Le diramazioni lungo il percorso consentono anche di inviare merci in Azerbaigian, Kazakistan e Turkmenistan. I funzionari russi hanno riferito che si aspettano che con il contributo di queste nuove navi il commercio crescerà notevolmente lungo questa rotta. Hanno affermato che ora 17 milioni di tonnellate si muovono lungo il percorso e che crescerà fino a 32 milioni di tonnellate entro il 2030.
La prima delle nuove navi dovrebbe entrare in servizio nel 2024. Due navi della classe saranno consegnate durante il primo anno e altre due navi nel 2025.
Le merci, da San Pietroburgo, partono dalla zona portuale russa del Mar Caspio di Solyanka, ad Astrakhan, con destinazione il porto iraniano di Anzali. La zona commerciale di Solyanka, ad Astrakhan, è di proprietà congiunta d’imprese iraniane e russe, di cui la parte iraniana detiene il 53%. Dal porto sono poi state caricate su camion e spostate su gomma a sud, attraverso l’Iran, fino al porto di Bandar Abbas. Poi, imbarcate nuovamente e spedite a Mumbai, sulla costa occidentale dell’India. L’intero viaggio dura 24 giorni circa e sarà probabilmente più rapido quando la ferrovia trans-iraniana sarà completata l’anno prossimo.
(Una container/bulk carrier di quattro in costruzione che navigheranno sui fiumi e sul Mar Caspio; foto courtesy by USC)