La petroliera Advantage Sweet, battente bandiera delle Isole Marshall; foto courtesy US Coast Guard)
Secondo i dati AIS di tracciamento delle navi, l’Advantage Sweet è una petroliera Suezmax, noleggiata da Chevron
Washington. Gli Stati Uniti hanno confiscato petrolio iraniano su una petroliera in mare, nei giorni scorsi durante un’operazione di controllo delle sanzioni.
L’Iran ha sequestrato un’altra petroliera carica di petrolio per rappresaglia, secondo una fonte di un’Agenzia per la sicurezza marittima.
Mentre i mercati petroliferi rimangono nervosi, il sequestro del carico è l’ultima escalation tra Washington e Teheran dopo anni di pressioni sulle sanzioni da parte degli Stati Uniti sul programma nucleare iraniano. L’Iran non riconosce le sanzioni e le sue esportazioni di petrolio sono aumentate.
Teheran afferma, una nota di stampa iraniana, che il suo programma nucleare è per scopi civili mentre Washington sospetta che l’Iran voglia sviluppare una bomba nucleare.
La Società di sicurezza marittima Ambrey afferma che la confisca da parte degli Stati Uniti è avvenuta almeno cinque giorni prima dell’azione di rappresaglia iraniana di giovedì scorso. “Ambrey ha valutato il sequestro da parte della Marina iraniana come una risposta all’azione degli Stati Uniti”, ha notificato ai propri clienti.
“Entrambe le petroliere erano delle dimensioni di Suezmax. L’Iran ha già risposto tit-for-tat (politica dura dell”occhio per occhio’ al fine di prevenire o scoraggiare il ripetersi dell’evento) in seguito ai sequestri di carichi petroliferi iraniani”.
Si sospetta che Washington abbia ‘ritenuto’ il controllo del carico di petrolio a bordo della petroliera Suez Rajan delle Isole Marshall dopo aver ottenuto uno specifico e precedente ordine del Tribunale. L’ultima posizione segnalata della petroliera era vicina all’Africa meridionale il 22 aprile, secondo i tracciati AIS della nave.
La Marina degli Stati Uniti ha dichiarato che giovedì l’Iran ha sequestrato la petroliera battente bandiera delle Isole Marshall, Advantage Sweet, nel Golfo di Oman, l’ultimo sequestro o attacco di Teheran a navi commerciali nelle sensibili acque del Golfo.
Il contrammiraglio Mostafa Tajodini, vice comandante della Marina iraniana, ha detto, venerdì scorso all’emittente Tv di Stato iraniana, che la petroliera ha ignorato le chiamate radio per otto ore a seguito di una collisione con una barca iraniana e che ha lasciato diversi membri dell’equipaggio feriti e tre dispersi.
Mentre, il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, informato del sequestro della nave nel Golfo di Oman, ha richiamato il sostegno al Diritto marittimo internazionale.
L’anno scorso gli Stati Uniti hanno tentato di confiscare un carico di petrolio iraniano vicino alla Grecia, il che ha spinto Teheran a sequestrare due petroliere greche nel Golfo. La Corte Suprema greca ha ordinato la restituzione del carico all’Iran. Le due petroliere greche sono state successivamente rilasciate.
Intanto, in un passo che potrebbe inasprire le tensioni, 12 senatori statunitensi hanno esortato il Presidente Joe Biden a rimuovere gli ostacoli politici del Dipartimento del Tesoro che hanno impedito al Dipartimento per la sicurezza interna di sequestrare le spedizioni di petrolio iraniano per più di un anno.
Nel 2020, Washington ha confiscato quattro carichi di carburante iraniano a bordo di navi straniere dirette in Venezuela e li ha trasferiti con l’aiuto di partner stranieri non dichiarati su altre due navi che sono poi salpate per gli Stati Uniti.