L’IMO lavora sulle norme per la navigazione autonoma

 navigazione autonoma

(Un’illustrazione concettuale di una nave autonoma senza equipaggio. Immagine gentilmente concessa dall’ABS)

Londra. L’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) continua il suo lavoro per sviluppare un quadro normativo per le navi autonome in risposta alla tecnologia in rapida evoluzione.

Il gruppo di lavoro congiunto tra i Comitati della safety, della legal e del lavoro -MSC-LEG-FAL- sulle navi di superficie autonome marittime (MASS) ha tenuto la sua seconda sessione la scorsa settimana presso la sede dell’IMO a Londra.

L’evento è stato preceduto da un seminario che ha discusso questioni legali riguardanti MASS. Il gruppo di lavoro congiunto mira ad affrontare questioni di sicurezza, legali e di facilitazione ad alta priorità relative a MASS e a identificare eventuali lacune normative.

Gli accordi chiave raggiunti durante l’incontro includevano la necessità di un comandante ‘umano’ responsabile di una nave autonoma, la possibilità che il comandante non fosse a bordo ma avesse i mezzi per intervenire quando necessario e che un solo Centro Operativo Remoto (ROC) dovrebbe essere responsabile di una nave autonoma in un dato momento.

Ulteriori argomenti da considerare includono le condizioni in base alle quali un comandante può essere responsabile di più navi autonome contemporaneamente e i ruoli e le responsabilità dei membri autonomi dell’equipaggio delle navi.

È stato concordato un Piano di lavoro aggiornato, in attesa dell’approvazione da parte dei tre Comitati.
La terza sessione del gruppo di lavoro congiunto MSC-LEG-FAL sul MASS si svolgerà a settembre, con un seminario sulle implicazioni, le sfide e le opportunità delle operazioni MASS per i porti e le autorità pubbliche prima della riunione.