Il Consiglio europeo rafforza i regolamenti di stabilità ro-pax per allinearli alla SOLAS

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I nuovi regolamenti dell’UE adottano le revisioni sulla stabilità incorporate dopo la perdita dell’Estonia nel 1994 (foto d’archivio)

Bruxelles. Il Consiglio europeo ha adottato ieri, 26 aprile, una nuova legge che, a suo dire, migliorerà i requisiti di stabilità per le navi passeggeri ro-ro che operano come traghetti allineandosi con i regolamenti SOLAS precedentemente adottati dall’Organizzazione Marittima Internazionale.

Secondo i membri del Consiglio, la nuova Direttiva svolgerà un ruolo importante nel garantire la sicurezza delle navi e dei loro passeggeri nell’UE, in conformità con i nuovi standard internazionali nel settore.
Nel prendere in considerazione i nuovi standard, l’UE riconosce che le navi ro-pax forniscono numerosi collegamenti marittimi all’interno degli Stati membri, tra Stati membri e con paesi al di fuori dell’UE. Le navi sono state riconosciute per la loro importanza per il trasporto di passeggeri e merci in Europa.

La proposta di rivedere l’attuale Direttiva sulla stabilità e sicurezza è nata da incidenti marittimi, come l’affondamento dell’Estonia nel 1994 e successivi sforzi della comunità marittima per migliorare la sicurezza delle navi.
La Direttiva UE rivista è concepita per garantire, per quanto possibile, la coerenza con gli standard internazionali applicabili per la stabilità delle navi passeggeri ‘in avaria’ recentemente aggiornati nell’ambito della SOLAS. Hanno cercato di garantire che l’UE incorpori il modello recentemente introdotto dall’IMO per valutare la sopravvivenza delle navi passeggeri ro-ro danneggiate, nonché i nuovi requisiti correlati.

La CE ha concluso che l’applicazione dei requisiti di stabilità SOLAS 2020 comporterebbe una significativa riduzione del rischio per le navi passeggeri ro-ro certificate per trasportare più di 1.350 persone, rispetto al livello di sicurezza risultante dall’ultima direttiva dell’UE emanata 20 anni fa nel 2003. In quanto tale, la nuova Direttiva incorpora i requisiti SOLAS 2020. Tuttavia, il Consiglio europeo ha anche rilevato che le nuove norme internazionali dell’IMO non sono del tutto in linea con i requisiti già in vigore nell’UE per le nuove navi più piccole. Pertanto, la nuova legge mantiene un livello di requisiti di sicurezza equivalente al diritto dell’UE esistente per tali navi. La demarcazione tra navi piccole e grandi è fissata a 1.350 passeggeri.

La norma mira a migliorare la sopravvivenza in caso di collisione o altro incidente fornendo opzioni gestibili per quelle navi certificate per trasportare meno di 1.350 passeggeri. Quei traghetti ro-pax più piccoli possono scegliere di continuare a seguire i regolamenti esistenti o muoversi per l’adozione dei nuovi requisiti. Tuttavia, la CE è invitata a riconsiderare la fattibilità di questa opzione nel 2033.
Oltre a muoversi per incorporare i requisiti SOLAS 2020, la nuova direttiva CE mira anche a rafforzare i requisiti d’ingresso della flotta all’interno dell’UE per le navi di grandi dimensioni esistenti che non sono ancora state certificate nell’UE. La Direttiva prevede un termine di 18 mesi per la certificazione delle navi e stabilisce anche nuove regole per le navi noleggiate per operare da vettori dell’UE o per i traghetti stagionali. Dovranno inoltre certificare almeno un mese prima dell’inizio del servizio, con l’unica eccezione in situazioni di emergenza in cui la nave è tenuta a mantenere il servizio esistente. La nuova direttiva sarà pubblicata a breve nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore.

Gli Stati membri avranno 18 mesi per recepire la Direttiva nella legislazione nazionale.
Lo ricordiamo brevemente: i danni allo scafo che influenzano la galleggiabilità possono essere causati da una collisione, da un incaglio o da un’azione nemica. L’acqua può entrare nel compartimento danneggiato e causare cambiamenti di pescaggio, trim e sbandamento (Allagamento e condizione di danno – Flooding and damage condition). Oltre certi limiti, tali cambiamenti possono portare alla perdita della nave. Una nave deve poter sopravvivere a una ragionevole quantità di danni compatibili con le dimensioni e l’attività della nave. Per ottenere capacità di sopravvivenza, lo scafo della nave è suddiviso in un numero di compartimenti stagni: le lunghezze dei compartimenti devono essere tali che dopo l’allagamento di un certo numero di compartimenti adiacenti, la linea di galleggiamento non deve venire a trovarsi al di sopra una linea prescritta dalle normative vigenti (Damage Stability Regulations).