(HMM Algeciras, la più grande nave portacontainer del mondo, sulla linea per Rotterdam; foto courtesy HMM)
Le compagnie di navigazione ‘sensibili’ al rispetto dell’ambiente si attrezzano per ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera
Seoul. La necessità di aggiornare le politiche energetiche a livello globale per fronteggiare efficacemente le modificazioni climatiche è ormai unanimemente considerata una priorità. A tal fine è necessario un approccio integrato, operando sul lato dell’uso dell’energia e su quello della produzione: ciò richiede di accelerare la transizione verso un’economia non più basata sui combustibili fossili, ma sull’incremento dell’efficienza – lato domanda e lato offerta – e sulle fonti rinnovabili, contestualmente puntando a tecnologie pulite e ad emissioni tendenti a zero nell’impiego dei fossili.
Le tecnologie CCS (Cattura e Stoccaggio di CO2) costituiscono la filiera che permette di separare il biossido di carbonio emesso dagli impianti alimentati a combustibili fossili e di neutralizzarlo in maniera definitiva sottraendolo così alla quota rilasciata in atmosfera.
In tutto il mondo, e anche in Europa, sono in corso importanti programmi di ricerca sulle
tecnologie CCS e dimostrazione su scala industriale. La tecnologia del processo Carbon Capture and Storage (CCS) consiste nella cattura delle emissioni di CO2 provenienti da processi industriali, dalla combustione di combustibili fossili nella produzione di energia; si articola in tre fasi: cattura dell’anidride carbonica, trasporto e stoccaggio.
La Compagnia di navigazione Hyundai Merchant Marine (HMM) ha aumentato i suoi sforzi per diventare un’azienda dello shipping ecologica e riducendo le emissioni di carbonio a meno della metà rispetto ai livelli del 2010.
Secondo HMM, le emissioni di CO2 generate durante il trasporto di 1 Teu di container per 1 km è diminuito da 68,7 g nel 2010 a 29,05 g nel 2021, con una riduzione del 57,7% rispetto all’ultimo decennio. Questo risultato è stato raggiunto grazie un aumento di oltre due volte della capacità della flotta, da 337.407 Teu a 755.209 Teu, nello stesso periodo.
HMM ha costantemente aggiornato la sua flotta assicurandosi mega-navi ad alta efficienza energetica. Ha anche usato vernice antivegetativa premium e modificato la forma della prua a bulbo per ridurre l’attrito della superficie dello scafo resistenza. Inoltre, HMM ha migliorato la sua efficienza operativa ottimizzando i percorsi di servizio, velocità e stivaggio del carico.
La Compagnia di navigazione sudcoreana HMM ha annunciato l’intenzione di condurre test operativi sul campo di un sistema di cattura del carbonio a bordo di una delle sue navi portacontainer. In particolare, nel 2015 HMM ha costituito una task force dedicata per una gestione efficace dell’efficienza energetica e ha aperto un Centro di controllo della flotta nel 2020, che analizza i dati in tempo reale sulle operazioni delle navi per ridurre le emissioni di gas serra. Lo scorso febbraio ha firmato contratti di nuova costruzione per nove navi portacontainer da 9.000 Teu alimentate a metanolo.
HMM ha annunciato, l’altro giorno, che per i test operativi di un sistema di cattura del carbonio onboard (OCCS, Onboard Capture Carbon and Storage) per navi portacontainer si avvarrà della collaborazione della SHI (Samsung Heavy Industries) e della PANASIA, esperta di sistemi energetici ecologici, iniziando dalla seconda metà di quest’anno.
OCCS è una tecnologia avanzata per catturare la CO2 dalle emissioni di gas serra generate durante il funzionamento della nave, assicurandosi che non sia emesso nell’atmosfera. Questa soluzione ha il potenziale per svolgere un ruolo significativo nella riduzione delle emissioni di CO2, riducendo l’impatto climatico complessivo della nave.
HMM ha collaborato per la prima volta con PANASIA nel 2022 per condurre uno studio di fattibilità del sistema di cattura del carbonio a bordo di una nave polivalente (una General Cargo Ship, Multi Purpose Vessel, multiuso).
HMM afferma che lo studio ha rilevato che la tecnologia può essere installata su una nave portacontainer senza dover modificare le apparecchiature esistenti o avere alcun impatto sulle operazioni della nave. Il carbonio catturato sarà liquefatto e immagazzinato in un serbatoio pressurizzato e potrà essere utilizzato per produrre ghiaccio secco o smart farm a terra.
HMM ha detto anche che prevede di dotare una delle sue navi portacontainer di un sistema di cattura del carbonio entro la fine dell’anno, prima di condurre test operativi con SHI e PANASIA.
HMM ha annunciato inoltre piani per sostituire le eliche di sei navi portacontainer con altre più efficienti progettate per la navigazione lenta, con il processo che inizierà nel 2024, prevedendo un aumento dell’efficienza energetica dell’8-9%.
La cattura e lo stoccaggio del carbonio è emersa come una tecnologia chiave per ridurre le emissioni di carbonio da industrie difficili da abbattere come la navigazione. Questi ultimi progetti arrivano mentre HMM si è impegnata a diventare carbon neutral entro il 2050, grazie anche al lavoro di collaborazione con diversi attori industriali.
La Hyundai Merchant Marine, the Bridge To Your Dream, è una compagnia di trasporti marittima e logistica integrata sudcoreana nata nel 1976; con più di 60 rotte via mare, operante con 138 navi in oltre 100 porti di scalo. È un’azienda fra le più grandi di navi-container al mondo in termini di rete globale di servizi oltre ad essere impegnata a collaborare in modo più strategico con le principali compagnie di navigazione del mondo.
(Grafico della Capacità HMM ed emissioni di CO2 per Teu)