(Kitack Lim, Segretario generale IMO; foto courtesy IMO)
Sette Stati membri dell’Organizzazione Marittima Internazionale hanno presentato candidati alla carica di Segretario generale
Londra. Il mandato dell’attuale titolare, Kitack Lim della Repubblica di Corea, scadrà il 31 dicembre 2023. I sette candidati sono Moin Uddin Ahmed del Bangladesh, Suat Hayri Aka della Turchia, Arsenio Antonio Dominguez Velasco di Panama, Cleopatra Doumbia-Henry della Dominica, Nancy Karigithu del Kenya, Minna Kivimäki della Finlandia e Zhang Xiaojie della Cina.
Il Consiglio dell’IMO ha approvato le procedure per lo svolgimento dell’elezione del Segretario generale nella sua 128a sessione nel dicembre 2022. L’elezione si svolgerà martedì 18 luglio 2023 presso la sede dell’IMO.
Dopo l’elezione, la decisione del Consiglio sarà sottoposta alla 33a sessione dell’Assemblea dell’IMO alla fine del 2023 e l’Assemblea sarà invitata ad approvare la nomina. Il Segretario generale eletto entrerà in carica il 1° gennaio 2024.
Il Segretario generale svolge un ruolo fondamentale nel guidare gli sforzi dell’Organizzazione per raggiungere gli obiettivi dell’IMO.
Le elezioni si stanno svolgendo in un momento critico nella storia dell’industria marittima, poiché il settore deve affrontare crescenti pressioni per decarbonizzare e raggiungere obiettivi di riduzione delle emissioni ancora più rigorosi.
Con gli Stati membri dell’IMO che chiedono un obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, il nuovo Segretario generale avrà un ruolo cruciale da svolgere nel guidare l’industria verso un futuro sostenibile.
L’IMO sta attualmente rivedendo la sua strategia climatica esistente, che mira a dimezzare le emissioni delle navi solo entro il 2050. Vale a dire, l’IMO MEPC 80 che si terrà nel luglio 2023 a Londra si preannuncia come il più significativo incontro sul clima del 2023 per il settore marittimo.
In questa riunione, l’IMO dovrebbe adottare la sua strategia riveduta per le emissioni di gas a effetto serra (GHG), che definirà il quadro normativo e il percorso di transizione per la decarbonizzazione del settore.
L’esito di questo incontro avrà implicazioni di vasta portata per il settore, poiché gli Stati membri chiedono la completa decarbonizzazione entro il 2050. Per raggiungere quest’obiettivo, sono necessari un forte quadro normativo e politico. Ciò include l’adozione di misure e obiettivi basati su un ciclo di lungo termine e un paniere di misure a medio termine. Per sostenere la transizione verso i combustibili e colmare il divario di competitività, è necessario un mix di politiche che combini politiche dal lato della domanda e dell’offerta. Inoltre, per garantire una transizione giusta ed equa, le Autorità della Regolamentazione devono dare priorità all’urgenza e alla portata della transizione.
Entro il 2030, almeno il 5% dei carburanti per il trasporto marittimo internazionale dovrebbe essere carburanti scalabili a zero emissioni.