Roma. La Corte dei Conti nella sua Relazione Semestrale sull’andamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha evidenziato ‘forti rallentamenti nella spesa e nel raggiungimento degli obiettivi’, evidenziando che i ritardi riguardano un progetto su due e i pagamenti arrivati alle imprese sono solo al 70%.
Di fronte all’evidenza dei fatti e dei numeri, l’On. le Raffaele Fitto, Ministro degli Affari Europei, ammette che l’orizzonte temporale del Piano è troppo corto perché tutti gli obiettivi possano essere realizzati entro il 2026. “Se noi oggi capiamo, e lo possiamo capire anche da questa Relazione, che alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati, ed è matematico, è scientifico che sia così, dobbiamo dirlo con chiarezza e non aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa”, ha rimarcato in una sua nota di ieri.
Sullo sblocco della terza tranche da 19 miliardi, il Ministro Fitto è fiducioso in attesa che Bruxelles risolva gli approfondimenti di valutazione.
“Non ci sono tensioni con l’Europa, piuttosto temo che in Italia si voglia crearle”, dice il Ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto assicurando che “l’ulteriore proroga di un mese per l’esame dello stato di avanzamento del Recovery italiano, decisa in accordo con la Commissione Ue, non mette in forse il flusso di denaro destinato al Pnrr”.
Da Bruxelles confermano, assicurando che una proroga ulteriore ‘non è inusuale’ e che ‘altri Paesi l’hanno chiesta’. La Commissione d’altra parte “apprezza i significativi progressi compiuti nelle ultime settimane dall’Italia e si augura di continuare a collaborare strettamente con le Autorità italiane per affrontare tutti gli elementi in sospeso di questa complessa richiesta di pagamento”, dice la portavoce della Commissione Ue Veerle Nyts.
Il Vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, parlando alla stampa da Bruxelles, ha detto che “Sarebbe problematico cambiare la scadenza del 2026” per la realizzazione dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza”. Ed ancora, ha anche ricordato che “La maggior parte degli obiettivi e traguardi devono essere realizzati quest’anno dagli Stati membri”.
L’Italia si trova in un ambiente di difficoltà per via degli aumenti dei prezzi delle materie prime e gli effetti delle sanzioni alla Russia che sono variabili, come evidenziato dalla Relazione della Corte dei Conti.
L’On. le Fitto fa notare che, oggi, si sta scontando la ‘precarizzazione di tutto il personale di professionisti dedicati ai piani del PNRR assunti durante il Governo Draghi, con contratti a termine’.
“Di questi professionisti, un terzo ha abbandonato il contratto, afferma Fitto, e ora con il Decreto 13/2023 puntiamo a stabilizzarli”, assicura il Ministro Fitto.
E nel corso della riunione della Cabina di Regia per il PNRR, presieduta dall’On. le Fitto, il Ministro ha invitato tutti i partecipanti a effettuare “in tempi rapidi un’analisi netta e chiara di tutte le criticità relativi ai progetti di competenza di ciascun Ministero elaborando delle proposte d’azione concrete”.
L’obiettivo è di arrivare ad avere una fotografia chiara e definitiva dello stato di avanzamento dei lavori avendo tutto l’arco del Piano fino al 2026.