ESPO: La politica europea delle reti TEN-T deve riconoscere il ruolo essenziale svolto dai porti nelle nuove catene di approvvigionamento energetico

Bruxelles. La sta preparando la sua posizione sulla proposta della Commissione TEN-T del 14 dicembre 2021.

Più di 1800 emendamenti sono sul tavolo dei negoziatori.

L’Organizzazione Europea dei Porti Marittimi () accoglie con favore gli oltre 40 emendamenti presentati da sei diversi gruppi politici che chiedono una nuova valutazione dell’importanza dei porti europei nella rete TEN-T al fine di riflettere il ruolo attuale e futuro dei porti nell’ambito ‘fornitura’ di nuove energie.

Finora i porti sono considerati parte del ‘club TEN-T’ se movimentano tonnellate e/o Teu sufficienti. Sebbene il throughput (portata e/o capacità portuale) sia ancora un criterio valido per misurare l’importanza dei porti, ESPO ritiene che sia giunto il momento di tenere conto anche del ruolo cruciale che i porti svolgono come hub nella transizione verde e nella sicurezza dell’ dell’Europa.

Le nuove energie sono importanti per l’Europa e le relative filiere (come l’idrogeno, l’eolico, ecc.) sono più importanti in termini di volumi e spazi necessari rispetto alle energie fossili e ai combustibili. Presentano inoltre specifiche esigenze di trasporto, infrastrutture e connettività, stoccaggio e nuove catene di approvvigionamento. Pertanto, contando solo le tonnellate nei porti, la politica TEN-T rischierebbe di ignorare l’importanza dei porti nella costruzione e nel rafforzamento della catena di approvvigionamento per il nuovo panorama energetico.

L’ESPO accoglie con favore al riguardo la posizione assunta dal Consiglio il 5 dicembre dello scorso anno, come espresso nel loro orientamento generale.

Secondo il Consiglio, oltre all’attuale criterio del volume (0,1% del volume totale delle merci portuali dell’UE), un porto può anche far parte della rete globale se ‘il suo volume annuo totale di merci (alla rinfusa e non alla rinfusa) supera i 500.000 tonnellate E il suo contributo alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’UE e all’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili è una delle principali attività del porto’.

Il Consiglio riconosce quindi chiaramente questo nuovo ruolo dei porti e l’importanza di avere questi porti come nodi della futura rete TEN-T.
L’ESPO si augura che questa idea – come si riflette già nei numerosi emendamenti presentati – faccia parte anche dell’accordo di compromesso del Parlamento europeo.

“Realizzare e accelerare la transizione energetica è una priorità assoluta per l’Europa. È importante capire che la transizione energetica ha un impatto maggiore su catene di approvvigionamento, connettività e infrastrutture di trasporto. I porti europei sono attori centrali ed essenziali nelle nuove filiere energetiche. E stanno realizzando questa transizione energetica. È importante tradurre questo ruolo e le nuove realtà nella politica TEN-T e fare in modo che questi porti che sono strumentali alla fornitura di nuove energie facciano parte della rete. Contando solo le tonnellate non raggiungeremo questo obiettivo”, afferma Isabelle Ryckbost, segretario generale di ESPO.

Per quanto riguarda i requisiti ferroviari concordati in sede di Consiglio, ESPO ritiene che si possano compiere ulteriori passi per garantire una migliore connettività dell’ultimo miglio ai porti, nel rispetto della specificità dei sistemi portuali.

La complessità dell’infrastruttura ferroviaria e l’eterogeneità della sua governance all’interno dei porti europei rende necessario adottare di conseguenza l’implementazione dei requisiti ferroviari.
Infine, l’ESPO accoglie con favore il riferimento agli oleodotti sia nei considerando del testo concordato dal Consiglio, sia nei molteplici emendamenti presentati dal Parlamento. Per i porti europei, i gasdotti giocheranno sempre più un ruolo essenziale nell’attuazione dell’agenda europea di decarbonizzazione e saranno una modalità di trasporto necessaria per le nuove energie.

Il voto dovrebbe svolgersi ad aprile. I porti europei restano impegnati a lavorare con la Commissione, il Parlamento e il Consiglio per spiegare ulteriormente il ruolo che i porti svolgono e possono svolgere nella TEN-T.