Lo Stato delle Filippine cerca di garantire i diritti dei marittimi
Manila. Questa settimana la Camera dei Rappresentanti delle Filippine ha votato in modo schiacciante a favore di un nuovo disegno di legge volto a proteggere i diritti e gli interessi dei marittimi filippini.
La legge chiamata Magna Carta dei marittimi filippini stabilisce i termini di protezione del lavoro per i marittimi prima, durante e dopo l’occupazione, specialmente in caso d’incidenti marittimi, epidemie o pandemie o altre crisi naturali o causate dall’uomo.
La nuova legge si propone di rispondere alle sfide affrontate dalle Filippine durante la pandemia, quando molti marittimi si sono trovati bloccati in mare. Tuttavia, arriva anche in un momento in cui le Filippine sono sotto pressione per migliorare sia il benessere sia gli standard di formazione per i suoi marittimi.
L’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) ha fornito un rapporto alla Commissione europea citando numerose carenze nella formazione; l’UE stava prendendo disposizioni per un divieto del futuro impiego di marittimi filippini a meno che i problemi non fossero stati affrontati e risolti.
Il nuovo Governo delle Filippine ha riferito di essere al lavoro per migliorare le condizioni di lavoro e di formazione. La Camera del Commercio e dell”industria marittima delle Filippine ha anche annunciato una partnership per aiutare a sostenere gli sforzi per affrontare le preoccupazioni dei marittimi filippini.
La nuova legge copre i marittimi ‘impiegati o che lavorano a bordo di navi registrate all’estero e navi registrate nelle Filippine che operano a livello internazionale’. Quelli a bordo di navi da guerra, navi governative o qualsiasi altra nave non impegnata in operazioni commerciali sono esenti.
Le Filippine sono uno dei principali stati mondiali che offrono marittimi e durante la pandemia il Governo è stato sfidato a riportare a casa persone da tutto il mondo.
Secondo stime attuali, circa 700.000 filippini sono imbarcati su navi battenti bandiera nazionale e straniera, formando oltre un quarto di tutto l’equipaggio di navi mercantili globali.
La salute, la sicurezza, la protezione e il benessere della maggior parte dei marittimi sono stati compromessi, hanno affermato i legislatori durante la pandemia. Oltre alle sfide create durante la pandemia, si dice che anche i marittimi filippini abbiano sopportato il peso maggiore della schiavitù marittima. In particolare, la pesca a lungo raggio è citata come nota per lo sfruttamento dell’equipaggio e per le condizioni di vita deplorevoli.
Il nuovo disegno di legge approvato dal Parlamento delle Filippine mira a garantire i diritti fondamentali per i marittimi e ad affrontare alcune delle questioni degli ultimi anni. Tra i diritti che stanno sottolineando c’è quello di garantire ai marittimi l’accesso alle informazioni sulla loro famiglia, l’accesso alla comunicazione, la rappresentanza legale gratuita, il progresso educativo e la formazione.
La legge richiede che il contratto di lavoro standard firmato dai marittimi prima di salire a bordo di una nave sia rivisto e approvato dal Dipartimento dei Lavoratori migranti per garantire che il contratto aderisca ai diritti dei marittimi come previsto dalla legge. Il disegno di legge afferma inoltre che ‘se colpiti da una pandemia o un’epidemia, i marittimi dovrebbero avere diritto a cure mediche, vitto e alloggio per i periodi trascorsi da un marittimo in quarantena o autoisolamento. I marittimi dovrebbero inoltre avere diritto a un adeguato risarcimento in caso d’infortunio, perdita o disoccupazione derivanti dalla perdita o dal naufragio di una nave, in conformità con il contratto di lavoro o il contratto collettivo di lavoro.
L’Overseas Workers and Welfare Administration è inoltre incaricata di istituire strutture per il benessere dei marittimi nei principali porti di cambio equipaggio. Il disegno di legge afferma che “Uno sportello unico per i marittimi, che avrà rappresentanti delle agenzie governative che elaborano o rilasciano licenze, permessi, nulla osta e altri documenti richiesti dai marittimi, deve essere istituito in questi centri di assistenza per la comodità e per massimizzare servizi offerti alla gente di mare”.
Oltre alla nuova legge, le Organizzazioni che rappresentano i marittimi, gli armatori e altri datori di lavoro hanno firmato un memorandum d’intesa con il Dipartimento dei Lavoratori migranti delle Filippine all’inizio dell’anno per formare un Comitato Consultivo Internazionale sugli Affari Marittimi globali. Il Comitato lavorerà per garantire sistemi adeguati di formazione per i filippini e per affrontare le preoccupazioni relative alle pratiche di lavoro che incidono sulla gente di mare.