LA NOTIZIA COMUNICATA IN ANTEPRIMA DAL PALCO VERONESE DI LET EXPO, LA FIERA DELLA LOGISTICA ORGANIZZATA DA ALIS
Verona– Grimaldi Lines potenzia il suo servizio di collegamento del terminal autostrade del mare di Fusina. Dall’inizio del 2023 è infatti attiva una nuova nave che si aggiunge alle tre già utilizzate dall’armatore per collegare il porto di Venezia a Patrasso e a Bari. Un incremento significativo per un servizio attivato dalla società nel 2015 e via via potenziato, prima nel 2016 con l’aggiunta di una seconda nave e poi nel 2021, alla ripresa delle attività dopo il rallentamento causato dall’emergenza pandemica, con una terza nave. Da quest’anno, dunque, la flotta ro/ro Grimaldi che collega lo scalo veneziano arriva a quattro imbarcazioni, ciascuna con una capacità di 250 camion, ed è in grado di fornire un servizio che prevede 6 toccate settimanali.
A margine della tavola rotonda che l’ha visto intervenire oggi in qualità di delegato Assoporti sul tema dello sviluppo dell’intermodalità sull’asse adriatico nel contesto della fiera della logistica Let Expo organizzata a Verona da Alis, il presidente dell’AdSP veneziana Fulvio Lino Di Blasio ha dichiarato:
“Il terminal delle autostrade del mare di Fusina si conferma particolarmente attrattivo per gli operatori che apprezzano in particolare il fatto che sia totalmente dedicato al traffico rotabile e dotato di un collegamento ferroviario con binari di standard europeo da 750 metri. I dati lo confermano: tra il 2021 e il 2022 abbiamo rilevato una crescita del +13,3% delle tonnellate movimentate”.
“Lo scalo di Fusina è dunque un’infrastruttura fondamentale per l’export della manifattura del Nord Est ma è anche un varco che collega i mercati dell’Europa centro-orientale con il Mediterraneo orientale, inserito tra gli snodi chiave delle reti transeuropee dei trasporti. Per sviluppare questa vocazione – ha aggiunto il presidente Di Blasio – è fondamentale che la UE estenda anche a Paesi terzi la possibilità di operare investimenti eleggibili di contributi comunitari, in questo modo potremo coinvolgere i Paesi del Mediterraneo meridionale in una vera e propria rete di trasporto trans-mediterranea”.
Secondo il presidente Di Blasio inoltre: “Il traffico intermodale è acceleratore di processi di decarbonizzazione per l’economia del mare. Sfruttando le potenzialità e la posizione geografica dello scalo veneziano, i progetti legati alla sostenibilità in fase di sviluppo in laguna e le competenze delle aziende e degli armatori che lavorano con noi, intendiamo lavorare affinché la tratta Venezia – Igoumenitsa/Patrasso diventi a tutti gli effetti un Green Corridor riconosciuto dall’UE, ossia una rotta commerciale che supporta soluzioni a emissioni zero servita da imbarcazioni a propulsione green”.