Istanbul: Contratti di concessioni portuali rinnovati per legge

La Turchia rinnova automaticamente per 49 anni la durata dei contratti di concessioni portuale.


Istanbul. La Gazzetta Ufficiale turca ha pubblicato, stamane, il provvedimento che prevede l'estensione a 49 anni del termine della durata dei contratti di concessione portuale relativi a quelli stipulati in ambito della procedura di privatizzazione delle attività portuali nazionali.
Il Parlamento turco, la settimana scorsa, aveva approvato, con 250 voti favorevoli su 330 votanti, il disegno di legge 2/4780 sul prolungamento dei contratti di concessione portuale; tale provvedimento era ritenuto importante dal punto di vista strategico garantire la competitività dei porti turchi.

Il nuovo disegno di legge stabilisce il c.d. ‘rinnovo automatico' dei contratti sottoscritti dallo Stato con le società pubbliche Turkish Maritime Enterprises Co. (TDI) e Türkiye Cumhuriyeti Devlet Demiryolları (TCDD), ma anche con società private. La legge turca sui porti prevede già che la durata di questi contratti possa arrivare sino a 49 anni e durante la discussione in Parlamento, l'opposizione ha denunciato il conflitto d'interesse società vicine al Presidente turco Erdogan.

Per l'opposizione, i porti, quali infrastrutture strategiche, sono non solo una questione nazionale, ma soprattutto internazionale, perché rappresentano un asset strategico della sovranità, sia in ambito commerciale, sia militare. L'allarme dell'opposizione riguarda la Cina che sta estendendo il suo dominio globale senza soldati, senza navi e senza armi, ma ampliando la propria rete di porti che ora è costituita da 96 scali portuali in tutto il mondo. In sostanza, l'opposizione ha dichiarato che per preservare il ruolo di una nazione quale potenza internazionale o regionale, è necessario che questa prima di tutto gestisca direttamente i propri porti o li faccia gestire da società a capitale nazionale.

E' stato ricordato, durane la discussione in Parlamento, che la vendita del 40% della società che gestisce il porto turco di Mersin al Fondo australiano IFM Investitors, nel 2017, non ha portato i benefici attesi e per questo tutta l'opposizione non ha condiviso l'estensione dei contratti di concessione portuale nella gestione dei porti turchi a società private. Il porto di Mersin (Mersin Limanı), chiamato anche porto internazionale di Mersin, è un grande porto situato sulla costa nord-orientale del Mar Mediterraneo, a Mersin, nel sud della Turchia . È il secondo porto più grande della Turchia dopo Ambarli, vicino a Istanbul.