Roma. “Fincantieri SpA vuole ridurre drasticamente il suo rapporto debito/profitto nel suo nuovo piano industriale fino al 2027, poiché la Società, controllata dallo Stato italiano, cerca di evitare di cercare nuovi fondi dagli investitori”, ha dichiarato l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero in un’intervista a Milano.
Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A., riunitosi ieri 16 dicembre e presieduto dal Generale Claudio Graziano, ha esaminato e approvato il Piano Industriale 2023-2027, illustrato dall’Amministratore Delegato Pierroberto Folgiero.
Nel presentare il Piano Industriale 2023-2027, l’Ad Folgiero ha commentato: “Distintività e sostenibilità sono punti qualificanti del nostro piano, ci permetteranno di continuare a crescere, volgendo in opportunità le criticità del settore e del contesto macroeconomico. Le linee guida del piano 2023-2027 si basano su cinque pilastri volti a far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate.
Tale evoluzione è possibile grazie alla focalizzazione sui nostri tre core business – navi da crociera, navi militari e navi specializzate offshore – con riferimento ai quali siamo pronti ad essere pionieri nella abilitazione delle nuove tecnologie. Il piano prevede l’impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all’eccellenza, e la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging.”
Le nuove linee guida del nuovo piano strategico 2023-2027 svelate venerdì, la prima di Folgiero da amministratore delegato, puntano a una riduzione del rapporto tra indebitamento netto e utile prima di interessi, imposte e ammortamenti da 2,5 a 3,5 volte nel 2027 da 4,5 a 5,5 volte nel 2025, secondo il Piano.
Folgiero ha affermato che Fincantieri non ‘avrà bisogno’ di un aumento di capitale, visti gli obiettivi di deleveraging incorporati nel piano industriale. Nel settore delle navi da crociera, Fincantieri è leader con oltre il 40% della quota di mercato e 120 navi da crociera costruite dal 1990, ovvero oltre un terzo della flotta oggi in esercizio. Il Gruppo ha 28 navi in portafoglio (al 30 settembre 2022) con consegne previste fino al 2028 e vanta tra i propri clienti i principali player mondiali del turismo crocieristico.
Il prossimo ciclo industriale di questo settore sarà caratterizzato da due dinamiche: (a) la ripresa del turismo, dopo il periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica, con una chiara preferenza verso le crociere, a livelli superiori al 2019, e l’ingresso di nuovi operatori nel settore delle navi extra lusso; (b) la digitalizzazione e la transizione ecologica, con un aumento della richiesta di navi equipaggiate con tecnologie all’avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione.
La Società ha in programma di rinnovare la propria attività attraverso la condivisione di tecnologie e la digitalizzazione dei processi di costruzione nei suoi tre rami principali: navi da crociera, navi militari e navi eoliche offshore.
Fincantieri continua ad essere prime mover nel settore delle unità navali a supporto dello sviluppo dell’eolico offshore, con dieci unità in portafoglio di tipo Construction Service Operations Vessel (CSOV) – Service Operation Vessel (SOV) e due posacavi. Inoltre, prosegue lo sviluppo di unità offshore all’avanguardia con controllo remoto e propulsione green, destinate a rivoluzionare le operazioni in mare. Tra queste, Fincantieri conta ben 14 navi robotizzate, equipaggiate con motori progettati anche per l’utilizzo di ammoniaca verde come combustibile.
La spinta verso la decarbonizzazione e gli investimenti nel campo delle energie rinnovabili comporterà un aumento significativo della domanda di mezzi navali specializzati, in particolare nel settore eolico offshore. Grazie al suo know-how e alla leadership nella costruzione di SOV, il Gruppo punta a cogliere le opportunità derivanti dalla crescita della potenza installata a livello mondiale prevista nel 2030 e del fabbisogno addizionale di oltre 150 unità per l’installazione e manutenzione dei campi eolici.
Il management presenterà al mercato i dettagli della strategia di Gruppo in occasione dell’approvazione del bilancio annuale.
Folgiero, 50 anni, è entrato a far parte di Fincantieri a maggio scorso, dopo un decennio presso il gruppo di ingegneria energetica Maire Tecnimont SpA, compreso un periodo come amministratore delegato.
- Si allega il comunicato stampa