Il Regno Unito rimodula il piano nazionale di costruzioni navali annullando il progetto National Flagship

(Foto courtesy della H&W: è stato uno dei due finalisti a presentare un progetto per l’ammiraglia nazionale)

Il Regno Unito annulla il progetto di costruzione della nave ammiraglia, emblema dell’identità inglese nel mondo, optando per due navi adibite alla protezione dei cavi sottomarini. L’Harland and Wolff Heavy Industries, industria cantieristica navale di Belfast in Irlanda del Nord, nota per aver costruito il transatlantico Titanic, è risultata tra i due finalisti per il progetto di costruzione della nave ammiraglia nazionale. (Progetto ).

Londra. Il Governo del nuovo Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, ha confermato ai membri del Parlamento un cambio di priorità per il programma nazionale di costruzione navale, vista la difficile formulazione del bilancio nazionale di fronte all’inflazione galoppante.

Il piano dell’ex premier Boris Johnson per un’ammiraglia nazionale per manifestare l’identità della Gran Bretagna nel mondo, è stato sospeso, a favore dell’acquisto di due ‘navi spia’, progettate per proteggere i cavi e gli oleodotti sottomarini.

Il Segretario alla Difesa Ben Wallace ha dichiarato alla Camera dei Comuni che “di fronte all’invasione illegale e non provocata della Russia dell’Ucraina e allo sconsiderato disprezzo da parte del presidente Vladimir Putin degli accordi internazionali progettati per mantenere l’ordine mondiale, è diventato fondamentale per il Regno Unito dare la priorità alla fornitura di capacità che salvaguardassero le infrastrutture nazionali del Paese. Per affrontare efficacemente le minacce attuali e future, investiremo ora in due navi – Multi-Role Ocean Surveillance (MROS) – che proteggono le infrastrutture di difesa sensibili e le infrastrutture civili, per migliorare la nostra capacità di rilevare le minacce al fondale marino e ai cavi”.

Johnson aveva annunciato i piani per l’ammiraglia nazionale nel maggio 2021 come vetrina delle specificità e competenze nella costruzione navale del Regno Unito. Sebbene avesse affermato che sarebbe servito come piattaforma per promuovere il commercio britannico, il progetto è stato ampiamente criticato come un esempio solo di vanità. Malgrado non sia mai stato chiamato un sostituto del Royal Yacht Britannia in pensione, i piani sono stati spesso paragonati alla precedente nave che aveva anche svolto un ruolo di ambasciatore commerciale britannico.

Con un budget di 288 milioni di dollari, il concorso di progettazione e la procedura di gara per l’ammiraglia erano ancora in corso e che la competizione si era ridotta solo a due finalisti, di cui uno era il famoso costruttore navale Harland & Wolff.

John Wood, amministratore delegato del costruttore navale rinato, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime rammarico per la cancellazione, affermando che la società aveva pianificato di utilizzare il contratto come piattaforma di lancio per progetti di costruzione navale ecologica.

Il contrammiraglio Rex Cox, CEO del National Shipbuilding Office, in una sua dichiarazione afferma: “Il progetto National Flagship ha messo in mostra il talento dell’industria marittima del Regno Unito e sono grato a tutti gli offerenti che hanno preso parte. La volontà di abbracciare moderne pratiche di progettazione e produzione con un focus sull’innovazione verde incarna l’essenza della National Shipbuilding Strategy Refresh. Questo approccio contemporaneo alla costruzione navale e alla progettazione sarà fondamentale per il successo del futuro cantieristico”.

Sunak nel 2017 aveva scritto uno studio sulla vulnerabilità delle infrastrutture dei cavi sottomarini allo spionaggio e al sabotaggio stranieri. Si ritiene che la mossa per accelerare lo sviluppo delle due navi Multi-Role Ocean Surveillance (MROS) sia una risposta diretta al sospetto sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico. Il rapporto di Sunak ha evidenziato che poco più di 200 cavi sottomarini trasportano circa il 97% delle telecomunicazioni mondiali, insieme a migliaia di miliardi di dollari in transazioni finanziarie ogni anno.

Il Ministero della Difesa ha affermato che l’acquisto delle MRO è stato anticipato con la consegna della prima nave prevista per gennaio del prossimo anno. Inizialmente la consegna dei primi MRO era prevista per l’inizio del 2024. Le due navi saranno gestite dalla Fleet Auxiliary della Royal Navy con la loro missione principale di proteggere i cavi e le condutture sottomarine. Le navi saranno adattabili e in grado di fornire una gamma di capacità, come il funzionamento di sistemi fuoribordo remoti e autonomi per la sorveglianza subacquea e la guerra dei fondali marini.