La Grecia dopo 12 anni esce dal controllo rafforzato dell’UE

La non sarà più soggetta alla “sorveglianza rafforzata” da parte della Commissione europea a partire dal 20 agosto.

Atene. Sabato scorso la Grecia è uscita dal cosiddetto quadro di sorveglianza rafforzata dell’Unione europea per la sua economia; si pone fine a 12 anni di dolori e di sacrifici e si passa così ad una maggiore libertà nel processo decisionale. Queste sono state le parole del Primo Ministro.

La performance economica e le politiche della Grecia sono state attentamente monitorate nell’ambito del quadro dal 2018 per garantire che attuasse le riforme promesse nell’ambito di tre salvataggi internazionali – per un totale di oltre 260 miliardi di euro (261 miliardi di dollari) – dall’Unione Europea e dal FMI tra il 2010 e il 2015. In cambio di questi prestiti la nazione ha dovuto attuare dure misure di austerità sotto la pressione dei suoi creditori, in un processo che non è stato privo di conseguenze per la vita dei greci che hanno perso circa il 25% del loro reddito in questo periodo. Atene passerà così al ciclo di sorveglianza post-programma (Spp) e del regolare semestre europeo per il monitoraggio della situazione economica, fiscale e finanziaria.

I funzionari dell’UE avevano confermato l’uscita di sabato già all’inizio di questo mese, affermando che Atene aveva mantenuto la maggior parte dei suoi impegni.

Il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni e il vicepresidente Valdis Dombrovskis hanno affermato: “La resilienza dell’economia greca è notevolmente migliorata e i rischi di ricadute sull’Eurozona sono notevolmente diminuiti”. Gentiloni, ha anche ricordato il contesto storico dell’intervento dell’Ue e del Mes. “La fine della sorveglianza rafforzata per la Grecia segna anche la conclusione simbolica del periodo più difficile che l’Eurozona ha vissuto”.

“Un ciclo di 12 anni che ha portato dolore ai cittadini ora si chiude”, ha affermato Kyriakos Mitsotakis in una nota. “L’uscita dal quadro di sorveglianza rafforzata significa un maggiore margine di manovra nazionale nelle nostre scelte economiche”.

La Grecia è stata colpita da ondate di tagli alle pensioni, vincoli alla spesa, aumenti delle tasse e controlli bancari dopo essere stata costretta a cercare il suo primo salvataggio nel 2010. L’economia si è ridotta del 25% durante i salvataggi. Da quando nel 2018 la nazione ellenica è stata messa sotto controllo, il paese ha fatto affidamento esclusivamente sui mercati per le sue esigenze di finanziamento.

Il quadro di sorveglianza mirava a garantire la continua adozione di misure per affrontare potenziali fonti di difficoltà economiche e riforme strutturali a sostegno di una crescita economica sostenibile. L’uscita della Grecia dalla sorveglianza rafforzata avvicinerà anche l’obiettivo del paese di riconquistare un rating di credito “investment grade”, ha affermato Mitsotakis.