Gli Stati Uniti, il principale avversario navale della Russia

Il presidente russo visita la flotta al largo di San Pietroburgo (Foto cortesy del ).

Per la Giornata della , Vladimir Putin ha detto: “La Marina russa sarà presto dotata di potenti missili da crociera ipersonici Zircon. Poi ha firmato un nuovo e ampio ‘piano strategico sulla dottrina navale’ e ha promesso di rispondere “con velocità fulminea a chiunque decida di invadere la nostra sovranità e libertà”.

San Pietroburgo. Ieri, domenica, in occasione della Giornata della Marina russa, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un documento strategico sulla dottrina navale che riconosce negli Stati Uniti la principale minaccia alle ambizioni marittime russe. Il documento descrive “la politica strategica degli Stati Uniti di dominare gli oceani del mondo” come una grave minaccia per gli interessi russi.

Nel documento si sottolinea l’obiettivo americano mahaniano del ‘comando del mare’ globale e la strategia marittima ‘Tri-Service’degli Stati Uniti del 2020, facendola rivivere con ‘una rinnovata enfasi sul controllo del mare’.
Le idee del contrammiraglio Mahan stabilivano come una nazione potesse vincere su un’altra distruggendone la flotta e strangolandone i commerci attraverso un blocco navale. Il suo pensiero si concentrava sul ruolo del potere marittimo/navale. Per contro, la flotta più debole poteva negare il confronto all’altra e rimanere una costante minaccia (concetto di ‘flotta in potenza’) impedendo all’altra di dividersi e operare al meglio contro il traffico mercantile. Questo concetto ha influenzato il comportamento delle Marine russa e giapponese durante il conflitto del 1904 e la flotta tedesca nella prima guerra mondiale.

Oltre al controllo marittimo de facto nella maggior parte delle regioni, gli Stati Uniti hanno un track record di 80 anni nel contrastare la potenza navale russa, come dimostrato dall’affondamento della Moskva, aiutato dall’intelligence statunitense sul campo di battaglia.

La dottrina navale americana riconosce anche la Russia come un concorrente quasi paritario. La strategia tri-marittima identifica il ‘comportamento sempre più aggressivo’ e la ‘sofisticatezza crescente’ dell’Esercito russo, ma colloca la minaccia russa al secondo posto, dietro la Cina. La Marina degli Stati Uniti considera la Marina cinese dell’EPL (Engine Power Limitation) e i suoi surrogati come ‘la minaccia strategica più urgente a lungo termine’ per gli interessi marittimi degli Stati Uniti.

La nuova dottrina di Putin rileva anche le infrastrutture per la costruzione navale nell’estremo oriente russo; sostenere il controllo russo sulla rotta del Mare del Nord; mantenere la presenza navale russa nel Mediterraneo; e l’avvio di un nuovo servizio di traghetti per Kaliningrad e San Pietroburgo per migliorare il suo commercio con la Russia contigua.
Alla cerimonia della firma, Putin ha anche affermato che la Marina russa prenderà in consegna i suoi nuovi missili ipersonici Zircon entro pochi mesi. Lo Zircon è un missile da crociera antinave ipersonico di manovra e si ritiene che la sua velocità estrema (Mach 8) e le caratteristiche poco osservabili e identificabili rappresentino una potente minaccia. È stato testato dalla fregata Admiral Gorshkov e dal sottomarino d’attacco Severodvinsk, secondo il Ministero della Difesa russo.

Separatamente, a Sebastopoli occupata dalla Russia, si verificava un attacco di droni che ha colpito il quartier generale della flotta russa del Mar Nero, secondo il Governatore regionale sostenuto dalla Russia Mikhail Razvozhayev. I colpi efferati dal drone hanno ferito sei dipendenti della flotta e hanno gettato un drappo nero su una celebrazione già pianificata per la Giornata della Marina russa; le feste organizzate della Marina russa a Sebastopoli sono state annullate a scopo precauzionale. I droni ricreativi militarizzati sono ampiamente utilizzati dalle forze ucraine e sono stati segnalati come ‘alto livello di attività partigiana’ nella vicina Oblast di Kherson. La posizione delle navi equipaggiate con i missili da crociera sarà determinata in base agli ‘interessi di garantire la sicurezza della Russia’, ha affermato Putin. Il leader russo non ha menzionato l’Ucraina nel suo discorso.