Maersk avverte i clienti che i soprannoli per l’EU ETS saranno sostanziosi e sarebbero applicati a dal primo trimestre del prossimo anno.
“Negli ultimi mesi è stata realizzata un’ampia gamma di sviluppi nel mondo degli affari normativi all’interno della logistica. Queste proposte essenziali hanno un ruolo chiave da svolgere nel garantire che l’industria della logistica continui a fare progressi e migliori il suo impatto sulle nostre società, in modo sostenibile”, si legge nell’ultima analisi della Maersk Line.
Copenaghen. Gli analisti e tecnici della Compagnia di navigazione danese, la Maersk Line, la scorsa settimana hanno focalizzato quali prospettive future, in termini economici, potrà determinare l’inclusione del trasporto marittimo nel sistema di scambio delle quote di emissione (EU ETS, European Union Emissions Trading System) dell’Unione Europea, proposto dalla Commissione Ue circa un anno addietro. Il 14 luglio 2021, la Commissione Europea ha presentato il suo pacchetto ‘Fit for 55′. E’ un sistema ‘cap and trade’ in cui viene posto un limite, un ‘cap’, al diritto di emettere determinati inquinanti su un’area e le aziende possono scambiare i diritti di emissione all’interno di tale area.
Copre circa il 45% delle emissioni di gas serra dell’UE. I sistemi ‘cap and trade’ e ‘comando e controllo’ implicano entrambi la limitazione delle emissioni nei settori inquinanti dell’economia. Tuttavia, il ‘cap-and-trade’ fornisce incentivi economici agli attori del settore privato per impegnarsi nella mitigazione, rendendolo così il metodo più efficiente per raggiungere un obiettivo ambientale.
Per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) dal trasporto marittimo internazionale, l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e l’Unione Europea (UE) stanno valutando misure obbligatorie per accelerare la decarbonizzazione.
Anche altre giurisdizioni stanno esplorando misure con un effetto simile, ma è probabile che le misure dell’UE siano le prime a entrare in vigore. Inoltre, va notato che le misure dell’UE comportano un ampio grado di extraterritorialità che potenzialmente colpisce le merci che si spostano al di fuori dei confini dell’UE.
Dato che la proposta è ancora in fase di negoziazione, la Maersk Line descrive ai suoi clienti i punti salienti della proposta europea.
L’EU ETS funziona secondo il principio ‘cap-and-trade’, fissando un tetto (limite) sulla quantità totale di emissioni di gas serra che possono essere emesse da fabbriche, centrali elettriche, navi e altri enti inclusi.
Nella proposta ETS della Commissione Europea, sono coperte solo le emissioni di CO2. Come misura basata sul mercato, il concetto consente a un’entità che riduce le proprie emissioni di mantenere quote di riserva per esigenze future o di venderle ad altri. L’intenzione è che il prezzo del carbonio promuova e premi gli investimenti nella tecnologia di decarbonizzazione.
I viaggi svolgono un ruolo chiave per il prezzo del carbonio. Per la navigazione, il concetto di viaggio gioca un ruolo fondamentale. La proposta ETS della Commissione segue le navi e non le merci.
Ciò significa che richiede che le Compagnie di navigazione acquistino quote per: – 50% delle emissioni dei viaggi in partenza da un porto dell’UE verso un paese extra UE; – 50% delle emissioni dei viaggi in partenza da un porto extra UE verso un porto UE; – 100% delle emissioni dei viaggi tra i porti dell’UE e – 100% delle emissioni delle navi ormeggiate in un porto dell’UE.
Questo, a sua volta, determina il numero di quote che la Compagnia di navigazione deve consegnare alla fine dell’anno. E’da notare che la cifra del 50% per i viaggi tra porti dell’UE e non UE significa che questi viaggi incorreranno in un costo di carbonio inferiore in ETS rispetto a un viaggio tra due porti dell’UE.
Tuttavia, la Commissione europea propone un periodo transitorio in cui le Compagnie di navigazione sono tenute a consegnare quote corrispondenti a una percentuale delle loro emissioni.
Ed ancora, che le Compagnie di navigazione sarebbero tenute a consegnare le quote secondo il programma seguente: – 20 % delle emissioni verificate dichiarate per il 2023; – 45 % delle emissioni verificate dichiarate per il 2024; – 70 % delle emissioni verificate dichiarate per il 2025; – 100 % delle emissioni verificate dichiarate per il 2026 e ogni anno successivo.
Il phase-in significa che il prezzo del carbonio per tonnellata di CO2 applicato al trasporto marittimo aumenta gradualmente fino al 2026. Quasi un anno dopo che la Commissione Europea ha presentato la sua proposta ETS, la legislazione deve ancora essere adottata.
Il 29 giugno 2022 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la sua versione della normativa ETS. Nel suo testo, il Consiglio suggerisce di mantenere l’introduzione graduale da parte della Commissione dei requisiti in materia di quote, con conseguente aumento graduale del numero di quote necessarie e, di conseguenza, del prezzo del carbonio.
La posizione del Consiglio include anche il concetto di porto a rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio, come quello del Parlamento, e che utilizza gli stessi parametri, estendendo così di fatto la diffusione geografica dell’ultimo/primo porto prima/dopo l’UE. Il testo concordato dagli Stati membri dell’UE in Consiglio include anche le emissioni diverse da CO2 (protossido di azoto, metano) per la rendicontazione dal 2024 con la possibilità di includerle successivamente nel prezzo del carbonio ETS.
Per i propri clienti, la Maersk Line conferma, come già in passato, che il costo per conformarsi all’ETS sarà significativo con un impatto sul costo del trasporto marittimo. La Compagnia specifica che prevede di applicare i nuovi costi con un ‘soprannolo’ a partire dal primo trimestre del 2023.
Maersk Line prevede che, relativamente alle spedizioni marittime dal Nord Europa all’Estremo Oriente, questo ‘surcharge’ ammonterà a 99 euro per ciascun container da 40′ (feu) per carichi secchi e a 149 euro per ciascun container feu frigo. Feu è definito come ‘Forty-Foot-Equivalent-Unit’ di un shipping container di 40ft standard. Un feu container misura 40ft di lunghezza e 8ft di larghezza, con un peso trasportabile di circa 26.730 Kgs.
Per le spedizioni dal Far East al Nord Europa il soprannolo sarà pari a 170 euro per contenitore feu per carichi secchi e a 255 euro per contenitore feu reefer.
La Compagnia ha anticipato i valori di altri surcharge che potrebbero essere introdotti per le spedizioni tra altri mercati. Il soprannolo, assai oneroso, per i trasporti dalla costa orientale del Sud America all’Europa si attesterebbe a 213 euro/dry container feu e a 319 euro/reefer container feu. Rilevante anche il surcharge per le spedizioni dal Medio Oriente al Nord Europa, pari a 106 euro/dry e 150 euro/reefer, così come quello per i trasporti dal Nord Europa agli USA, pari a 184 euro/dry e a 276 euro/reefer.
Si prevede che la volatilità dell’indennità dell’Unione europea (EUA) negoziata in ETS possa aumentare, con l’entrata in vigore della legislazione rivista.
Intanto, gli States non aspettano le decisioni dell’IMO per finalizzare una strategia sui cambiamenti climatici, e così due membri del Congresso della California presentano un disegno di legge che cerca di eliminare le emissioni di gas serra delle navi internazionali che fanno scalo nei porti degli Stati Uniti.