London and Kuala Lumpur. L’Ufficio Marittimo Internazionale (IMB) dell’International Chamber of Commerce (ICC) ha registrato il numero più basso d’incidenti segnalati nella prima metà dell’anno1994: una testimonianza del ruolo fondamentale che l’IMB ha nella sensibilizzazione e garanzia della sicurezza in mare.
L’ICC International Maritime Bureau (IMB) è una divisione specializzata della Camera di Commercio Internazionale (ICC). L’IMB è un’organizzazione senza scopo di lucro, fondata nel 1981 per essere punto focale nella lotta contro tutti i tipi di criminalità e negligenza marittima. Dal 1991, il loro rapido invio di segnalazioni e il collegamento con le Agenzie di Guardia Costiera, le comunicazioni in navigazione tramite GMDSS Safety Net Services e gli avvisi e-mail alle OSC, tutti forniti gratuitamente, aiutano a rispondere alla pirateria e alle rapine a mano armata a livello globale.
L’ultimo rapporto globale di IMB sulla pirateria descrive in dettaglio 58 episodi di pirateria e rapine a mano armata contro navi, il totale più basso dal 1994, in calo rispetto ai 68 incidenti nello stesso periodo dell’anno scorso.
Nei primi sei mesi del 2022, il Piracy Reporting Center (PRC) dell’IMB ha segnalato l’abbordaggio di 55 navi, due tentativi di attacco a mano armata e una nave dirottata.
Il direttore dell’IMB Michael Howlett ha dichiarato: “Questa non è solo una buona notizia per i marittimi e l’industria marittima, ma è anche una notizia positiva per il commercio che promuove la crescita economica. Le aree interessate al rischio e la comunità marittima devono rimanere vigili. Incoraggiamo i Governi e le Autorità competenti a continuare i loro pattugliamenti che creano un effetto deterrente”.
Sebbene la riduzione degli incidenti segnalati sia davvero incoraggiante, l’IMB RPC continua a mettere in guardia contro l’autocompiacimento: le navi sono state interessate nel 96% degli incidenti segnalati. Nonostante non siano stati segnalati rapimenti di equipaggio durante questo periodo, la violenza e la minaccia agli equipaggi continuano con 23 membri dell’equipaggio presi in ostaggio e altri cinque membri dell’equipaggio minacciati.
Golfo di Guinea. Dei 58 incidenti, 12 sono stati segnalati nel Golfo di Guinea, dieci dei quali definiti rapine a mano armata e i restanti due pirateria. All’inizio di aprile, una nave portarinfuse Panamax è stata attaccata e abbordata dai pirati a 260 miglia nautiche al largo delle coste del Ghana. Ciò dimostra che, nonostante una diminuzione degli incidenti segnalati, la minaccia della pirateria nel Golfo di Guinea e dei rapimenti dell’equipaggio rimane.
IMB PRC, informato dell’incidente, ha immediatamente contattato le Autorità regionali e le navi militari internazionali per richiedere assistenza. Una nave della Marina Militare Italiana e il suo elicottero hanno risposto e sono immediatamente intervenuti, salvando l’equipaggio e consentendo alla nave di procedere verso un porto sicuro sotto scorta.
L’IMB PRC elogia le azioni tempestive e positive della Marina Militare Italiana che senza dubbio hanno portato in salvo l’equipaggio e la nave. Esorta le Agenzie di Guardia Costiera e le Marine internazionali indipendenti a continuare i loro sforzi per garantire che questo crimine sia affrontato in modo permanente in queste acque che rappresentano il 74% dell’equipaggio preso in ostaggio a livello globale.
Le navi continuano a essere prese di mira e assalite da pirati (camuffati da pescatori locali) durante il transito nello Stretto di Singapore, che rappresentano oltre il 25% di tutti gli incidenti segnalati a livello globale dall’inizio dell’anno.
Questi pirati sono riusciti a salire a bordo delle navi in tutti i 16 incidenti segnalati. Sebbene siano considerati crimini di basso livello, gli equipaggi continuano a essere a rischio con armi, segnalati in almeno sei incidenti.
Al di fuori dello Stretto di Singapore, l’arcipelago indonesiano ha visto per la prima volta dal 2018 un leggero aumento degli incidenti segnalati, con sette incidenti denunciati rispetto ai cinque nello stesso periodo dell’anno scorso. Cinque navi sono state assalite quando erano all’ancora e una all’ormeggio, pronta alla partenza. L’uso delle armi è stato segnalato in almeno tre incidenti con un equipaggio minacciato.
Golfo di Aden. Sebbene non siano stati segnalati incidenti dall’inizio dell’anno, la minaccia della pirateria esiste ancora nelle acque al largo del Mar Rosso meridionale e nel Golfo di Aden, che comprende le coste yemenite e somale. Sebbene, le possibilità d’incidenti si siano ridotte, i pirati somali continuano ad avere la capacità di creare incidenti e si consiglia a tutte le navi mercantili di aderire alle raccomandazioni nelle ultime Best Management Practices, durante il transito in queste acque.
Quest’ultima slide mostra le zone marittime ad alto rischio atti pirateria.