Il Ministro Giovannini: “Oggi, anche grazie all’Italia, sono stati raggiunti importanti accordi per la transizione ad una mobilità sostenibile per le diverse forme di trasporto, a conferma dell’impegno dell’Unione europea per rendere lo sviluppo economico e sociale coerente con la riduzione delle emissioni di gas climalteranti e dell’inquinamento”.
Lussemburgo. Il Consiglio dei Ministri dei Trasporti europeo ha approvato – ieri 2 giugno – le tre proposte di Regolamento del pacchetto europeo “Fit for 55” in materia di infrastrutture per i carburanti alternativi (AFIR) e sullo sviluppo e l’uso di carburanti alternativi nei settori dell’aviazione (Refuel Aviation) e marittimo (FuelEU Maritime).
I testi passeranno ora alla fase successiva del trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione europei. Si tratta di un passaggio fondamentale nel processo di attuazione delle politiche europee del Green Deal per il contrasto ai cambiamenti climatici e la transizione ecologica dei trasporti.
“I Paesi europei devono avanzare insieme e rapidamente per centrare gli obiettivi ambiziosi che richiede il processo di decarbonizzazione entro il 2050 previsto dal Pacchetto “Fit for 55”. A tal fine l’Italia ha appoggiato la proposta di Regolamento per la creazione di una rete europea di infrastrutture per i carburanti alternativi per i sistemi di trasporto. È un provvedimento di fondamentale importanza perché solo mettendo a disposizione dei cittadini una rete interconnessa e interoperabile a livello europeo si potrà realizzare una mobilità terrestre a zero emissioni. In linea con tale approccio, con il PNRR stiamo investendo per sviluppare le postazioni di ricarica elettrica e le stazioni di rifornimento per i veicoli a idrogeno”.
È quanto dichiarato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, nell’intervento al Consiglio dei Ministri dei Trasporti europeo, in cui ha sottolineato l’importanza di alimentare un confronto continuo tra gli Stati membri sull’avanzamento delle tecnologie e sulle politiche da adottare, anche sulla base del recente Rapporto (disponibile anche in inglese) sulla decarbonizzazione dei trasporti, predisposto dalla Struttura per la Transizione Ecologica della Mobilità e delle Infrastrutture (STEMI), istituita dal Mims.
La proposta di Regolamento Refuel Aviation crea le basi per la trasformazione sostenibile del trasporto aereo, identificando target ambiziosi nell’utilizzo di carburanti alternativi sostenibili (SAF) attraverso un approccio graduale che prevede un loro crescente impiego, dal 2% fino al 2025 ad almeno il 63% nel 2050.
“Il settore dell’aviazione è tra i più difficili da decarbonizzare – ha sottolineato il Ministro Giovannini – e richiede quindi un investimento importante su ricerca e innovazione, sia per migliorare l’efficienza dei velivoli e delle rotte, sia per la produzione di combustibili alternativi sostenibili.”
Il Regolamento Fuel EU Maritime si propone invece di aumentare la domanda e l’uso di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio nel settore marittimo, attraverso la fissazione di obiettivi di riduzione dell’intensità dei gas a effetto serra dell’energia utilizzata a bordo dalle navi.
Il Ministro Giovannini, nel ricordare gli investimenti avviati (a valere sul PNRR) per l’elettrificazione delle banchine dei porti italiani, così da consentire l’allaccio all’energia elettrica delle navi nei porti, ha riconosciuto l’equilibrio della proposta sottoposta al Consiglio tra il necessario livello di ambizione e l’avanzamento tecnologico disponibile.
Il Consiglio, riunito a Lussemburgo, ha approvato inoltre la proposta di modifica della Direttiva 2010/40/UE sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS), per tenere conto del progresso tecnologico e degli sviluppi relativi alla mobilità connessa, condivisa e automatizzata.
Il Ministro Giovannini ha espresso l’appoggio italiano alla proposta, che potrà definire un quadro più moderno e sicuro per lo scambio e l’elaborazione dei dati necessari a sviluppare una mobilità sempre più efficiente. Il Ministro ha anche ricordato che “l’Italia auspica che vi possa essere, nella prossima fase negoziale, una maggiore integrazione degli aspetti relativi alla sostenibilità ambientale per comprendere, ad esempio, strumenti capaci di facilitare una transizione da forme di tassazione legate al consumo energetico a soluzioni focalizzate sull’effettivo uso del mezzo di trasporto e sulla distanza percorsa annualmente”.