Genova. Le importazioni di Gnl in Europa raggiungono il picco, con l’invasione russa dell’Ucraina che sta avendo un impatto sulle rotte di trasporto del gas naturale liquefatto (Gnl) in tutto il mondo.
Secondo un recente rapporto del broker marittimo Banchero Costa, l’Unione Europea ha importato via mare 22,1 milioni di tonnellate di Gnl nel primo trimestre del 2022, con un aumento del 72,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 (12,8 milioni).
Con questi dati, l’UE è oggi il più grande importatore mondiale con una quota del 20,9%, davanti al Giappone (19,7%) e alla Cina (15,7%).
Sia la Cina e sia il Giappone hanno registrato un calo delle importazioni di Gnl nel primo trimestre del 2022.
Ancora secondo Banchero Costa, c’è stato anche un notevole aumento delle importazioni di Gnl dagli USA verso l’UE.
Durante i primi tre mesi del 2022, l’UE ha importato 10,4 milioni di tonnellate dall’altra sponda dell’Atlantico, il che rappresenta un aumento eccezionale del 234,8% rispetto ai 3,1 milioni di tonnellate dello stesso periodo del 2021.
Gli Stati Uniti detenevano una quota del 46,9% delle importazioni di Gnl marittimo dell’UE durante il primo trimestre del 2022. L’invasione russa dell’Ucraina ha spinto l’Europa ad assicurarsi fonti di energia alternative e ha invertito la tendenza al ribasso degli ultimi due anni.