Bruxelles propone di fermare le importazioni russe di petrolio entro la fine dell’anno

. La nel suo ultimo pacchetto di sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina, propone un divieto dell’UE sul petrolio russo, e la presidente della Commissione , stamane ha presentato il piano, una proposta per imporre un divieto in tutta l’UE alle importazioni di petrolio russo, una delle principali fonti di reddito di Mosca.

“Questo sarà un divieto totale d’importazione su tutto il petrolio russo, marittimo e oleodotto, greggio e raffinato”, ha detto von der Leyen al Parlamento europeo.

“Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, da consentire a noi e ai nostri partner rotte di approvvigionamento alternative e, allo stesso tempo, faremo molta attenzione a ridurre al minimo l’impatto sul mercato globale. E questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente la fornitura russa di petrolio greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell’anno”, ha affermato von der Leyen.

L’obiettivo è massimizzare la pressione sulla Russia riducendo allo stesso tempo al minimo i danni collaterali all’UE e ai partner in tutto il mondo.
“Oggi stiamo affrontando la nostra dipendenza dal petrolio russo e siamo chiari che non sarà facile”, ha continuato la presidente della Commissione.

Il piano della Commissione sarà ora dibattuto dai paesi membri dell’UE, alcuni dei quali sono molto dipendenti dal petrolio russo e hanno espresso preoccupazione per il fatto di procedere troppo rapidamente per eliminarlo gradualmente. E’ il caso della Germania, paese dipendente in maniera forte dalle importazioni russe; il governo tedesco ora è favorevole alle sanzioni energetiche perché ha trovato fonti alternative per ridurre la dipendenza russa.

Nel tentativo di convincere i paesi riluttanti e più dipendenti a non porre il veto ai piani, Bruxelles ha suggerito un periodo più lungo per attuare l’embargo per Ungheria e Slovacchia. Infatti, questi paesi potranno continuare ad acquistare petrolio greggio russo fino alla fine del 2023 in base ai contratti esistenti.

Fra le altre sanzioni, il pacchetto include anche cinquantotto oligarchi russi; mentre la Sberbank e altre due importanti banche russe saranno escluse dal sistema di comunicazione finanziaria internazionale (SWIFT); vi sarà pure il divieto dell’UE di tre emittenti statali russe, che la von der Leyen definisce i canali TV “portavoce che amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo”.