Londra. “Lo shipping ha un ruolo vitale da svolgere nella ripresa post pandemia per l’UE, ma non deve essere ignorato nelle riforme della politica commerciale europea”, è stato il live motiv dei relatori all’ultimo Leadership Insights Live di ieri 21 aprile 2022.
Rilevando l’importanza dell’UE per il commercio marittimo globale, Guy Platten, Segretario generale dell’International Chamber of Shipping, ha osservato che i porti dell’UE hanno movimentato 824 milioni di tonnellate di merci nel primo trimestre del 2021, con il commercio marittimo che rappresentava l’81% delle merci scambiate da e verso la regione per volume. Tuttavia, le misure protezionistiche minacciano di minare il commercio globale e che potrebbero compromettere la ripresa post-covid.
Il presidente della Commissione per il Commercio Internazionale del Parlamento europeo, Bernd Lange, ha affermato che le restrizioni al commercio stanno diventando più comuni a livello globale e che le restrizioni alle esportazioni sono aumentate durante la pandemia.
In sostanza, Lange ha rilevato il passaggio politico cui si sta assistendo: “da un commercio delle regole condivise, si passa ad un commercio basato sul potere, contro l’interesse europeo”.
“Al di là dell’Europa, tutti i paesi trarranno vantaggio da una riduzione del protezionismo marittimo, indipendentemente dallo sviluppo economico, perciò diventa importante rimuovere le restrizioni tariffarie con un piano di riforme interne e negoziati multilaterali. L’UE deve far fronte a crescenti restrizioni commerciali a livello globale che andranno ad incidere sull’importazione e sull’esportazione e che danneggiano le imprese e le economie nazionali”, ha continuato Lange.
I relatori hanno poi anche riconosciuto come il commercio globale sia stato influenzato da una crescita della domanda di beni di consumo durante la pandemia, nonché dalle restrizioni dei vari governi ‘covid’, esercitando una grande pressione sulla catena di approvvigionamento globale. In alcuni casi si registra un ritardo medio di circa sette/otto giorni nel trasporto marittimo, non più accettabile per molti processi produttivi ‘just in time’.
Mentre il mondo cerca di riprendersi dall’impatto economico della pandemia, tutti i relatori concordano per un’accelerazione dei piani di decarbonizzazione. Il trasporto marittimo continua il suo percorso verso la decarbonizzazione; ma sicuramente lo shipping sarà importante per una vera trasformazione verde del mondo, contribuendo nel ridurre i gas serra e migliorare la sostenibilità dei progetti di new green shipping.
Si prevedono un aumento del trasporto di combustibili verdi in tutto il mondo e una crescita della domanda di materie prime tra cui minerale di ferro, rame e cobalto; si spera che gli approcci regionali dentro l’UE, non allineati a livello dell’IMO, che non creino un ‘mercato a due livelli’.
L’UE dovrà garantire condizioni di parità a livello globale e le misure ecologiche, come il Fit for 55, non dovranno svantaggiare le aziende europee.